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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Flavio Insinna contro gli autori dell'Eredità: "Certe cose non mi piacciono"

Il siparietto in occasione del game show L'Eredità a causa di una metafora sugli animali che, a detta del conduttore, sarebbe offensiva

Flavio Insinna 'critica' i suoi stessi autori in diretta televisiva a L'Eredità. Durante la conduzione dell'ultima puntata del game show preserale di Rai Uno, il presentatore ha detto fuori dai denti di non apprezzare una metafora utilizzata in una delle domande del quiz. Il motivo? Il riferimento agli animali in senso dispregiativo: una esagerazione per alcuni, ma com'è noto Insinna si è sempre esposto in prima linea a beneficio dei diritti degli animali. 

Più che di una vera e propria polemica, si è trattato di imbarazzo. Insinna ha rivolto alla concorrente Cristina la seguente domanda: "Quale di questi è un esempio di uso aggettivale di un sostantivo? Rigare dritto o Marco è il più asino?". Poi, dopo alcuni secondi di silenzio, ha fatto le sue rimostranze: "Non mi piace usare gli animali come esempi negativi, come chi dice ‘solo come un cane’. Gli asinelli sono intelligenti e hanno dei grandi occhioni". Il siparietto è diventato presto virale in rete. 

L'impegno di Insinna in favore del mondo animale è cosa nota. Già in passato il conduttore si è esposto contro la caccia. "La caccia non è uno sport", ha dichiarato sempre in diretta e sempre a L'Eredità.  Parole che all'epoca mandarono su tutte le furie i cacciatori che lo attaccarono:  "Ancora una volta il conduttore Flavio Insinna si è lasciato andare a commenti discriminatori e offensivi nei confronti dell'attività venatoria e dei suoi praticanti", scrisse il presidente della Federcaccia, Massimo Buconi, in una lettera al Direttore di Rai 1, al Presidente Rai e ai membri della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza.

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