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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Georgia Luzi: “Un collega mi lanciò una sedia. Mi ribellai e ho pagato le conseguenze"

Con un lungo sfogo su Instagram la ex conduttrice Rai ha raccontato una disavventura vissuta in passato, quando lavorava a un programma televisivo

Un duro sfogo quello pubblicato su Instagram da Georgia Luzi, conduttrice televisiva già volto di programmi come ‘Uno Mattina Estate’ nel 2010."Quando ce vo, ce vo" è la frase che lo accompagna scritta nella foto che affianca il racconto di un episodio accaduto in passato, quando un collega (non nominato) le lanciò contro una sedia "solo per aver espresso il mio parere".

“C’è chi sceglie il silenzio. E chi decide di esporsi. E ad entrambi va il mio rispetto. Nella mia vita lavorativa ci sono stati periodi in cui ho accettato e subìto parole (e non solo) che forse avrei dovuto combattere ancor più energicamente di quanto abbia fatto. Anche se 1 metro e 60 di “bionditudine” non avrebbe spaventato nessuno”, esordisce nel post la conduttrice, da tempo fuori dagli ambienti televisivi.
“In quel momento...ho scelto di non “denunciare” almeno pubblicamente (ho continuato a lottare ogni giorno in silenzio, la testa non l’ho mai piegata). Sapevo a cosa sarei andata incontro e ho avuta paura. Paura di perdere il lavoro,di non essere creduta, di essere donna in un mondo di uomini. Perché alle donne che scelgono di dire di “no” vengono fatte le pulci, ne vengono contestati i tempi e i modi (“come mai hai scelto di parlarne adesso e non prima?” “Ma non lo sai che i panni sporchi si lavano in casa???”) e così da vittime passiamo a carnefici”.

Lo sfogo continua con la dura accusa ad un collega di lavoro che le ha riservato in passato parole e atteggiamenti violenti: “Queste persone sono le stesse che giustificano la propria condotta (meschina) con il “troppo amore” che mettono nelle cose che fanno. Il troppo amore...(un po’ come quelli che ti picchiano perché ti amano troppo). Quindi, quelli educati e perbene per far capire quanto ci tengono al proprio lavoro, devono insultare qualcuno. Quindi, vale tutto?! Eh no. Minacce, urla, parolacce non valgono. Arroganza, presunzione, violenza verbale,non valgono. E allora mi viene in mente quando un “collega” mi lanciò una sedia. E solo per aver espresso il mio parere. Fortunatamente il "caro collega" aveva sì un ego spropositato, ma anche una mira scarsissima. Mi ribellai… e nel tempo ho pagato le conseguenze anche di quello. Ancora oggi dà fastidio e fa paura che una donna abbia una testa pensante, abbia un’opinione e le sia data anche la libertà di poterla esprimere”.

Infine, “Non permettete a nessuno di dirvi cosa potete o non potete dire, abbiate coraggio e siate gentili. Il loro “potere” è nulla di fronte alla vostra fierezza”, ha concluso, “E invece delle lacrime di coccodrillo, basterebbe portare rispetto. Perché siamo tutti UGUALI”. A chi avrà voluto riferirsi Georgia Luzi? Almeno curioso per il tempismo appare il riferimento a quel “troppo amore” virgolettato, espressione citata ieri da Diaco (suo collega a 'Uno Mattina Estate') per giustificare le sue ultime intemperanze come eccessi dovuti proprio al “troppo amore e alla troppa passione” per questo lavoro. Amara la chiosa del post di Luzi: “P.s. ora direte che sto a rosicà in quanto attualmente non sto lavorando ad un programma; lo aggiungerò alla lista dei motivi per cui rimanere in silenzio”.

C’è chi sceglie il silenzio. E chi decide di esporsi. E ad entrambi va il mio rispetto. Nella mia vita lavorativa ci sono stati periodi in cui ho accettato e subìto parole (e non solo) che forse avrei dovuto combattere ancor più energicamente di quanto abbia fatto. Anche se 1 metro e 60 di “bionditudine” non avrebbe spaventato nessuno. In quel momento...ho scelto di non “denunciare” almeno pubblicamente (ho continuato a lottare ogni giorno in silenzio, la testa non l’ho mai piegata). Sapevo a cosa sarei andata incontro e ho avuta paura. Paura di perdere il lavoro,di non essere creduta, di essere donna in un mondo di uomini. Perchè alle donne che scelgono di dire di “no” vengono fatte le pulci, ne vengono contestati i tempi e i modi (“come mai hai scelto di parlarne adesso e non prima?” “Ma non lo sai che i panni sporchi si lavano in casa???”) e così da vittime passiamo a carnefici. Queste persone sono le stesse che giustificano la propria condotta (meschina) con il “troppo amore” che mettono nelle cose che fanno. Il troppo amore...(un po’ come quelli che ti picchiano perché ti amano troppo). Quindi, quelli educati e perbene per far capire quanto ci tengono al proprio lavoro, devono insultare qualcuno. Quindi, vale tutto?! Eh no. Minacce, urla, parolacce non valgono. Arroganza, presunzione, violenza verbale,non valgono. E allora mi viene in mente quando un “collega” mi lanciò una sedia. E solo per aver espresso il mio parere. Fortunatamente il "caro collega" aveva sì un ego spropositato, ma anche una mira scarsissima. Mi ribellai… e nel tempo ho pagato le conseguenze anche di quello. Ancora oggi dà fastidio e fa paura che una donna abbia una testa pensante, abbia un’opinione e le sia data anche la libertà di poterla esprimere. Non permettete a nessuno di dirvi cosa potete o non potete dire, abbiate coraggio e siate gentili. Il loro “potere” è nulla di fronte alla vostra fierezza. E invece delle lacrime di coccodrillo, basterebbe portare rispetto. Perché siamo tutti UGUALI. P.s. ora direte che sto a rosicà in quanto attualmente non sto lavorando ad un programma; lo aggiungerò alla lista dei motivi per cui rimanere in silenzio.

Un post condiviso da georgialuzi (@georgialuzi) in data:

L’intervento di Pierluigi Diaco

“Resisterò a questo schifoso linciaggio mediatico. Se qualcuno osa sostenere che avrei tirato una sedia ad una conduttrice con cui ho condiviso l’esperienza di #unomattinaestate nel 2010, passo alle azioni legali. Ora basta.” Così su Twitter Pierluigi Diaco ha commentato l’accaduto smentendo in modo categorico che la persona a cui si fa riferimento sia lui. 

Chi è Georgia Luzi

Georgia Luzi, 44enne romana, è un’attrice e conduttrice italiana. Nelle sue esperienze sul piccolo schermo ha lavorato sempre in coppia, l’ultima volta nel 2017 con 4 Mamme su FoxLife insieme a Flavio Montrucchio. In precedenza, è stata volto di Rai 1 dal 2011 al 2013 di Unomattina Storie Vere (l’attuale Storie Italiane di Eleonora Daniele) con Savino Zaba; prima ancora ha condotto con Marco Liorni Perfetti Innamorati; nel 2010 l’esordio a Unomattina Estate con Pierluigi Diaco e il bis l’anno dopo con Gerardo Greco.

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