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Martedì, 21 Marzo 2023
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Giancarlo Magalli pronto a tornare in tv dopo il tumore: "Manca l'ultima tac, serve la conferma definitiva"

Il conduttore ha raccontato le sue condizioni di salute segnate dal linfoma che per lungo tempo lo ha tenuto lontano dal piccolo schermo

Il 22 gennaio scorso Giancarlo Magalli è tornato in tv dopo mesi di assenza. Nel salotto di Verissimo il conduttore, per anni volto della Rai alla guida di programmi storici come I Fatti Vostri, ha raccontato per la prima volta di avere avuto un tumore che ha messo a dura prova lo stato fisico e psicologico suo e di tutta la sua famiglia. Oggi Magalli si è raccontato in un'intervista a Tv Blog dove ha parlato delle sue attuali condizioni di salute e anche del desiderio di riprendere a lavorare.

"Manca solo l'ultima tac, le terapie sono terminate. Sono stati mesi pesanti, un anno da dimenticare, ma adesso sto bene. Siamo alla fine di questa esperienza, serve solo la conferma definitiva" ha esordito il conduttore ripercorrendo la personale dolorosa esperienza partita da un'infezione per poi arrivare alla scoperta di un linfoma, "un tumore che" - ha spiegato - "si può curare e pare che io sia guarito, ma bisogna accorgersene in tempo". Ora l'augurio è di riprendere la normalità anche da un punto di vista lavorativo: "Sto bene. Esco, giro, guido, mangio. Faccio una vita al 90 per cento normale. La normalità perfetta tuttavia la riconquisterò quando ricomincerò a lavorare", ha spiegato, "I miei programmi nessuno me li ha tenuti da parte. Mi è dispiaciuto trovarmi senza una trasmissione e vedere che tutto quello che facevo sia stato dato ad altri. Il direttore Coletta (Rai1, ndr) mi ha promesso il suo interessamento, mi auguro che si trasformi in qualcosa di concreto. È stato sempre molto gentile e affettuoso con me".

Proprio per le sue condizioni di salute che richiedono attenzione, Magalli si augura di ripartire con un programma televisivo interessante sì, ma non quotidiano: "Ho solo la voglia di tornare a lavorare. Certamente non parliamo di un impegno quotidiano, non ce la farei fisicamente, né mi andrebbe. Gradirei una cosa carina, divertente, non faticosissima che mi consentisse di ripartire". 

Magalli ricorda le sue esperienze in Rai

Giancarlo Magalli si è ammalato poco dopo aver concluso la sua esperienza nel programma di Rai 1 Il Cantante Mascherato. I Fatti Vostri non lo conduceva più da tempo, ma era voce narrante de Il Collegio su Rai2, ruolo che gli sarebbe piaciuto continuare a ricoprire: "Mi è dispiaciuto non proseguire. Una puntata in genere la narravo nel pomeriggio in due ore, quasi in tempo reale, non mi sarebbe costata fatica. Sarebbe stato meglio per loro se l'avessi fatto (ride, ndr)! Ho partecipato a cinque edizioni su sette e sono sempre andate bene" ha commentato. Quanto al quiz Una parola di troppo di cui lamentò la programmazione altalenante: "L'accordo con la Rai era di trenta puntate ed eventualmente ulteriori trenta, che non sono state mai fatte. I risultati c’erano, a mancare erano i soldi, nonostante i costi della scenografia e del software fossero stati ammortizzati. A quel punto il programma è stato offerto a La7 che se l’è preso. In Rai sarebbe potuto andare bene se avesse goduto di una programmazione regolare e quotidiana" ha detto ancora Magalli che oggi non esclude - anzi - di accettare una offerta lavorativa di Mediaset se dovesse presentarsi. 

"Non direi no a Mediaset"

Per quanto la sua esperienza lavorativa sia legata per decenni alla Rai, Magalli non esclude che adesso possa passare a Mediaset se ci fossero i presupposti. "Io ho sempre lavorato in Rai, sono forse l'unico insieme a Renzo Arbore. Non ricordo altri che non abbiano fatto almeno una volta il salto. In Rai ho realizzato migliaia di puntate di televisione e resta l'azienda che privilegerei. C’è un legame professionale fortissimo. Ma questo non vuol dire che direi di no a un’offerta di Mediaset se questa si rivelasse interessante. Mediaset nel tempo è molto cambiata" ha spiegato: "Mediaset ha da sempre gli stessi dirigenti con cui si può portare avanti un rapporto personale. In Rai i volti cambiano ogni due anni. Bisogna sempre ricominciare da capo, confrontandosi con persone nuove che magari non conoscono la tua storia. La Rai comunque resta il primo amore e non si scorda mai". 

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