rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Tv News

Gina Lollobrigida, a ‘Un giorno in pretura’ il caso del suo matrimonio finito in tribunale

Lo storico programma di Rai Tre torna in prima serata con la vicenda dell'attrice che nel 2013 denunciò l’imprenditore spagnolo Francisco Javier Rigau per averla sposata con l’inganno

La storica trasmissione di Rai Tre ‘Un giorno in pretura’ torna in prima serata domenica 3 maggio 2020 con la vicenda giudiziaria di Gina Lollobrigida che nel 2013 denunciò l’imprenditore spagnolo Francisco Javier Rigau per averla sposata con l’inganno ed ereditare i suoi beni.

“E’ assurdo, non è successo niente di tutto questo. E’ solo nella fantasia malata di quel signore lì”, afferma l’attrice nella clip del programma che mostra alcuni momenti del processo ripercorso nella puntata intitolata ‘Gina Lollobrigida -Una diva da sposare’.

Il caso del matrimonio di Gina Lollobrigida e Francisco Javier Rigau

La vicenda sul matrimonio che sarebbe avvenuto con l’inganno è venuta a galla nel 2013. "Sono riuscita a scoprire l'inganno solo nel 2013, ma adesso abbiamo mille prove contro di lui" raccontò in tv l’attrice oggi 92enne parlando di Francisco Javier Rigau, imprenditore spagnolo di 35 anni più giovane.

"Ho conosciuto questo ragazzo, Javier, circa nel 2000 a Montecarlo, ci siamo un po' frequentati e nel 2006 mi ha chiesto di sposarlo. All'inizio ho anche accettato ma poi ho capito che era una cosa totalmente sbagliata. Quindi l'ho chiamato a Barcellona e gli ho detto che non l'avrei sposato e pensavo avesse capito. In un secondo momento mi ha anche convinto a fare pace con lui ed io nel 2009 ho deciso di invitarlo ad una mostra che stavo facendo a Roma. Abbiamo parlato privatamente, mi ha regalato un collier con uno smeraldo e continuava col ritornello 'Ti voglio sposare'".  Il 29 novembre 2010, Rigau ha sposato Gina Lollobrigida per procura, anche se l'attrice ha sempre negato di aver dato il suo consenso raccontando che l'imprenditore spagnolo l'avrebbe ingannata spacciando per un atto contro un avvocato quella che in realtà era una procura per il matrimonio.

Il processo, iniziato nel 2015, si concluderà nel 2017 con l’assoluzione di Francisco. Firmando il discusso documento l’attrice aveva sottoscritto la ratifica in Italia del matrimonio, celebrato per procura in chiesa quindi valido a livello religioso. Gina Lollobrigida ha in seguito deciso di appellarsi alla Sacra Rota, che le ha dato ragione sancendo l’annullamento: “Finalmente! La verità doveva venire fuori – commentò l’attrice al Corriere della Sera - E poi il fatto che sia stato proprio il pontefice a siglare la sentenza di annullamento mi riempie ancor più di gioia. Quell’individuo non la piantava più di farsi pubblicità sul mio nome. Ma soprattutto metteva in dubbio la mia credibilità e avanzava diritti che non ha sul mio patrimonio!”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gina Lollobrigida, a ‘Un giorno in pretura’ il caso del suo matrimonio finito in tribunale

Today è in caricamento