"Il Collegio" riapre le porte, 18 adolescenti catapultati negli anni '60
Da martedì 26 settembre torna su Rai 2 il reality che riporta un gruppo di studenti indietro nel tempo. A fare da voce narrante Giancarlo Magalli
Dopo lo straordinario successo dello scorso anno, torna da martedì 26 settembre, alle 21:20 su Rai 2, Il Collegio, l'inedito esperimento televisivo e sociale che catapulta un gruppo di ragazzi tra i 13 e i 17 dietro ai banchi del Collegio Convitto di Celana, a Caprino Bergamasco, dove vigono le regole scolastiche ed educative dei primi anni '60. A fare da voce narrante nelle 4 puntate del programma, riportandoci alle atmosfere di quegli anni, ritroviamo il conduttore Giancarlo Magalli.
Se nella prima stagione la macchina del tempo aveva proiettato gli alunni nell'anno 1960, quest'anno i 18 teenager – 9 ragazze e 9 ragazzi - tenteranno di completare il ciclo scolastico e conseguire la Licenzia Media del 1961, anno significativo sia per la storia del Paese – con la celebrazione del centenario dell'Unità d'Italia – sia per il fervente dibattito sull'istruzione scolastica che poterà l'anno successivo alla riforma della scuola.
Anche quest'anno i ragazzi dovranno dire addio a smartphone e computer per immergersi in una un'esperienza educativa di formazione e di relazioni molto diversa e lontana dalla loro realtà quotidiana. In questa macchina del tempo gli studenti saranno accompagnati da un gruppo di docenti - 7 professori e 1 preside - selezionati in base alle competenze didattiche e sociali proprie di quegli anni, in un percorso di studio che comprende, oltre alle tradizionali materie – Italiano, Storia e Geografia, Latino, Matematica, Francese, Scienze naturali ed Educazione fisica – anche Canto corale, Economia domestica per le ragazze e Applicazioni tecniche per i ragazzi.
Un tuffo nel passato che prevede delle vere e proprie "amenità" per i ragazzi di oggi abituati a studiare e relazionarsi dietro ad uno schermo, come imparare poesie a memoria, fare esercizi di calligrafia e sottomettersi ad regole disciplinari alquanto severe.
Come già visto nella precedente stagione, è proprio la disciplina il vero punto focale del programma e vero scarto tra il sistema educativo e scolastico attuale e quello degli anni '60. Per questo tutto il corpo docente, a partire dal preside, sono state selezionate con particolare cura per rispecchiare e far rispettare le ferree regole comportamentali e disciplinari di quell'epoca.
Oltre ai professori, altre figure chiave della vita all'interno del Collegio sono i due sorveglianti: a loro il delicato compito di mantenere, notte e giorno, l'ordine e la disciplina nel convitto. Non soltanto dovranno verificare che i ragazzi non usino tutti gli oggetti vietati ( primo fra tutti il cellulare), ma soprattutto che mantengano nell'abbigliamento e nei comportamenti il giusto contegno: capelli e divisa in ordine, pulizia personale e dei dormitori, sobrietà in mensa e negli spazi comuni e via discorrendo.
Al termine del percorso i ragazzi saranno chiamati a sostenere l'esame per l'ottenimento della licenza media di fronte alla commissione costituita dai loro professori. Il loro giudizio finale, oltre a tener conto dell'esito dell'esame, comprende anche i voti ottenuti durante il corso di studi e la condotta generale tenuta dallo studente durante tutta la permanenza in Collegio.
Il set del programma è anche quest'anno il Collegio Convitto di Celana di Caprino Bergamasco, in provincia di Bergamo. La struttura, nata nel 1579 per volontà di San Carlo Borromeo, funzionava come collegio maschile e femminile e come istituto scolastico per i semi-convittori e per gli studenti esterni. Erano presenti circa 1000 studenti di cui 700 vivevano all'interno. Tra gli studenti più noti ci fu anche Papa Roncalli.