Ilaria D'Amico, gaffe in diretta tv: Maurizio Sarri scambiato per un tifoso morto
La conduttrice di Sky ha confuso una bandiera in curva dedicata a un tifoso scomparso, con un'effige dell'allenatore: la replica del tecnico e le scuse dell’emittente Sky
Momenti di evidente imbarazzo hanno caratterizzato la diretta televisiva della puntata domenicale di ‘Sky Calcio Show’ condotto da Ilaria D’Amico.
Al termine della partita Napoli-Chievo, l’allenatore partenopeo Maurizio Sarri si è collegato con lo studio del programma. Dopo i commenti sulla vittoria della sua squadra che ha battuto gli avversari 2-0 e sul rinnovo del suo contratto, Sarri si è trovato costretto a correggere l’affermazione della giornalista che ha confuso la bandiera sventolata in Curva B per ricordare il tifoso scomparso con una bandiera dedicata a lui.
"Che effetto le fa vedere la sua immagine in curva accanto a quella di Maradona?" ha chiesto la D’Amico; pronta la risposta dell’allenatore: "Non è una bandiera dedicata a me, ma a un tifoso del Napoli morto durante una trasferta che un po' mi somiglia". “Davvero? Restiamo un po’ imbarazzati…” ha quindi chiosato la giornalista.
#NapoliChievo la Ilaria d'amico di #sky prova a fare la romantico/patetica alla #mariadefilippi con #Sarri ma fa una #gaffe tremenda pic.twitter.com/g8C6QFDeVd
— 🐯 Fabio Fax Fazio💙 (@fabio_fazio_fax) 8 aprile 2018
In seguito sono arrivate le scuse dell'emittente satellitare attraverso il direttore Federico Ferri: “La bandiera esposta al San Paolo vicino a quella di Maradona rappresenta l’immagine di un grande tifoso della curva B del Napoli, Pasquale D’Angelo, deceduto 3 anni fa a Mosca. E non quella di Sarri. A Sky Calcio Show abbiamo sbagliato e chiedo scusa a chi si è sentito toccato”.
La bandiera esposta al San Paolo vicino a quella di Maradona rappresenta l’immagine di un grande tifoso della curva B del Napoli, Pasquale D’Angelo, deceduto 3 anni fa a Mosca. E non quella di Sarri. A Sky Calcio Show abbiamo sbagliato e chiedo scusa a chi si e’ sentito toccato.
— Federico Ferri (@FedericoFerri) 8 aprile 2018