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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Le Iene contro chef Borghese: la sfida sui cibi. Autentico o "finto"?

Che differenza c’è tra i classici hamburger, e la loro controparte a base vegetale?

Che differenza c’è tra i classici hamburger, uova e latte di origine animale, e la loro controparte a base vegetale, creata in laboratorio? Provano a spiegarlo a Le Iene, nel servizio di Stefano Corti, che per l’occasione ha deciso di sfidare lo chef Alessandro Borghese. I cibi che cercano di replicare il gusto, la consistenza, il colore e anche i valori nutrizionali di quelli di origine animale, riusciranno a convincere il famoso cuoco chiamato dallo show di Italia 1 per capire, benda alla mano, quale sia l’hamburger vero e quello ‘fake’?

Alessandro Borghese: la sfida con Le Iene

Lo chef viene invitato da Stefano Corti ad indossare una mascherina e avrà solo il gusto dalla sua per poter indovinare quale sia il cibo di vera origine animale e quale invece il corrispettivo vegetale ricreato artificialmente. Si inizia con il primo piatto, un hamburger fatto con tutti i crismi: pane con semi di sesamo, lattuga, cheddar, pomodoro e salse, ma uno ha la carne e uno no. Lo chef sbaglia, e sceglie la portata di origine vegetale, scambiandola per quella animale. Arriva il secondo piatto, quello con le uova strapazzate: uno fatto con quelle di gallina e uno con una farina che le imita. Qui lo chef ci azzecca. Infine si passa a un semplice bicchiere di latte, e anche qui Borghese ci azzecca e sceglie quello di origine animale.

Ma i cibi che imitano quelli di origine animale fanno bene?

Secondo il parere del Professor Giorgio Calabrese, presidente del comitato sulla Sicurezza alimentare del ministero della Salute, i cibi di origine vegetale sono molto differenti da quelli vegetali ricreati ad hoc per somigliarci. La carne, ad esempio, seppur molto simile come quantità di proteine, non ha certo gli stessi amminoacidi essenziali di quella vera, anzi, ci sono più carboidrati e più sale. E non ha neppure gli stessi valori del ferro, ricreato grazie all’utilizzo della Leghemoglobina, molto povera e meno assorbibile. Secondo il professore, infine, il segreto non sta nel bandire un alimento ma assumerlo nella giusta quantità: “Bisogna limitare gli eccessi di proteine e grassi saturi di origine animale, non eliminarli”.

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