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Martedì, 23 Aprile 2024
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Le Iene, Martin Castrogiovanni e la lezione di vita del rugby

I valori dello sport che aiutano nelle difficoltà raccontati dal grande campione azzurro ospite de Le Iene

Lo sport è salute, è divertimento ma spesso è anche portatore di valori e insegna molto sulla vita, soprattutto se lo si pratica negli anni della crescita. Per chi poi ha messo lo sport al centro della propria esistenza, guardare all’agonismo e al gioco di squadra come una grande e importante metafora diventa inevitabile. Soprattutto se si tratta di uno sport in cui il collettivo è tutto.

A raccontare cosa il suo sport, il rugby, gli ha insegnato, sul senso della vita e sulle strategie utili per superare momenti difficili e afferrare ogni occasione possibile è Martin Castrogiovanni, uno dei campioni più amati della nazionale azzurra che ospite nell’ultima puntata della stagione de Le Iene ha dedicato il suo monologo proprio a questa riflessione.

“E’ facile affrontare i problemi?” Si chiede Martin Castrogiovanni iniziando a riflettere: “Passiamo la vita a cercare di farlo il più delle volte ci abbattiamo e rimaniamo delusi da noi stessi. Io conosco un solo modo per farlo, quello che mi ha insegnato il mio sport”. E poi spiega esattamente cosa ha imparato durante allenamenti, gare, ritiri, cose che vanno ben oltre la preparazione atletica. “Da bambino mi hanno detto: ‘il rugby sono 15 energumeni che corrono dietro una palla che non si sai mai dove rimbalzerà.’ Tutti hanno caratteristiche diverse ma una sola missione, mettere il proprio compagno nella posizione ideale perché sia lui a poter fare meta”.

E questo è il punto fondamentale, il gioco di squadra, fondamentale per affrontare le difficoltà ma anche per essere nella posizione migliore per centrare i propri obiettivi. Spiega Martin Castrogiovanni:

“La vita non è come una palla da calcio, sferica, perfetta, che quando rimbalza contro il suolo, contro i problemi  ti torna in maniera prevedibile, rassicurante. No, la vita è come un pallone di rugby che rimbalza in maniera imperfetta, imprevedibile. Devi faticare per afferrarla e se aspetti che si fermi, tutte le opportunità ti passeranno davanti. Devi fare come noi: quando la palla è a terra ti devi buttare, la devi fermare. Ma se non ci riesci, non ti preoccupare: ci sono quattordici energumeni che di butteranno per te. C’è la tua squadra pronta a sostenerti, incondizionatamente”.

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