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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Cosa si rischia con un click? I pericoli delle truffe online presentati a Le Iene

Da quando passiamo molto del nostro tempo al cellulare, la probabilità di cadere vittime di phishing è più che raddoppiata.

Mentre le rapine in banca tendono a diminuire, le truffe aumentano. Da quando passiamo molto del nostro tempo al cellulare, infatti, il rischio di cadere vittime di un furto è più che raddoppiato. La colpa è delle nuove forme di phishing, le truffe online che si nascondono dietro un semplice click, proprio come spiega Matteo Viviani a Le Iene, nel corso della puntata di martedì 17 gennaio 2023.

Le nuove truffe online

Arrivano con una semplice mail, con un sms, o un messaggino WhatsApp, che replica perfettamente (o quasi) il logo della nostra banca o delle Poste. Nel testo spesso viene chiesto di cambiare le credenziali perché il conto è in pericolo: viene chiesto di cliccare su un link e da lì di immettere le nuove password. Ed ecco fatto che ci si trova letteralmente derubati. Questo fenomeno, chiamato phishing, è ormai diffusissimo e molto pericoloso. Le Iene ne avevano già parlato in un servizio del 2022, al seguito del quale erano stati inondati da segnalazioni di truffe. Un fenomeno che non guarda in faccia a nessuno, come spiega Matteo Viviani: “Non importa quanto siete sgamati, può capitare a tutti”.

Le storie delle vittime del phishing

Le storie sono tante: come quella di Matteo che ha ricevuto una telefona in cui gli veniva comunicato che c’erano delle incongruenze sul suo conto, per cui avrebbe dovuto seguire una procedura guidata per riaggiornare il sistema. I link erano gli stessi della sua banca, ma è bastato comunicare un codice al telefono, e dal suo conto sono spariti 20mila euro. O come quella di Danilo che ha ricevuto un messaggio da parte di Poste Info: il testo lo avvertiva di un tentativo di accesso in atto sul suo conto corrente, da un dispositivo non registrato. Inizialmente non diede peso all’SMS ma poco dopo una telefonata lo mise in allarme e preoccupato seguì le indicazioni del truffatore, che si era spacciato per un operatore di Poste Italiane. Dopo aver scaricato una app, il suo telefono venne completamente resettato. Le truffe vengono ovviamente fatte da remoto, inserendo il numero ufficiale della banca o dell’ente che si vuol far comparire: un modo perfetto per far sembrare che sia partito veramente da loro, anche perché sul cellulare comparirà proprio nello storico delle conversazioni ‘vere’ avvenute con il vostro istituto di credito.

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