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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Lorella Cuccarini, la lettera per l'addio a 'La vita in diretta': "Non ero preparata all'ego e il maschilismo di un collega"

I ringraziamenti, ma anche lo sfogo, della conduttrice prima dell'ultima puntata. Nella prossima stagione sembra ormai certo Matano in solitaria

E' rimasta in silenzio per settimane Lorella Cuccarini, spettatrice di un benservito che secondo molti - la maggioranza - non meritava. Per lei 'La vita in diretta' finisce così, mentre prosegue, la prossima stagione, la corsa (in solitaria) di Alberto Matano, confermato al timone del programma pomeridiano di Rai Uno. 

Oggi l'ultima puntata, ma prima di chiudere questo capitolo e voltare pagina, la conduttrice ringrazia i compagni di viaggio in una lettera resa nota da Leggo: "E' arrivato il momento dei saluti, ma prima vorrei condividere con voi ciò che questa avventura ha rappresentato per me. E' stata la mia prima volta in un programma quotidiano così complesso. Di programmi televisivi ne ho fatti tanti, ma una 'macchina infernale' come quella di VID non l'avevo mai guidata. La prima volta (e speriamo l'unica) in cui abbiamo dovuto convivere con il dramma di una pandemia devastante. A proposito, grazie per il vostro coraggio. La professionalità la diamo per scontata, il coraggio no". 

Nella missiva, però, si toglie anche un bel sassolino dalla scarpa: "C'è una 'prima volta' alla quale non ero preparata: il confronto con l'ego sfrenato e - sì, diciamolo pure - con l'insospettabile maschilismo di un collega di lavoro. Esercitato più o meno sottilmente, ma con determinazione. Costantemente. Talvolta alternato ad incredibili (e mai credute) dichiarazioni pubbliche di stima nei miei riguardi. So che tutto questo non devo certo ricordarlo a voi che eravate qui. E se si volesse cercare il perché di tutto questo, non sarebbe certo necessario rivolgersi alla Bruzzone".

Nessun nome, ma va fino in fondo: "Malgrado tutto - scrive ancora - mi ritengo fortunata per due motivi: perché in questi mesi ho avuto il privilegio di poter fare vero Servizio Pubblico e perché, in tutta la mia vita, ho conosciuto prevaricazioni di questo tipo solo ora, a 55 anni. Niente al confronto di molte donne che hanno sperimentato questa realtà fin da subito senza avere neppure la forza di opporsi o di parlarne. Malgrado tutto però è stato bello condividere questi mesi con voi. Non so dove, non so quando, magari ci ritroveremo. Grazie di cuore a tutte le anime belle che ho incontrato. Vi abbraccio".

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