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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Anzaldi della Vigilanza Rai: "Si può rimandare a casa un personaggio come Lorella Cuccarini?"

Anche il Segretario della Vigilanza Rai si schiera dalla parte della conduttrice, che sembra non verrà riconfermata per la prossima stagione de 'La vita in diretta'

#iostoconlorella. E' il moto nato sui social - trend topic per giorni - in sostegno di Lorella Cuccarini, dopo le insistenti voci che la vorrebbero vicina all'addio in Rai, o almeno a 'La vita in diretta'. Si dice che la conduttrice non sia stata riconfermata per la prossima stagione del programma pomeridiano di Rai Uno a causa di "antipatie politiche", al contrario del collega Alberto Matano che invece dovrebbe tornare da solo alla conduzione. Per il momento solo rumors, anche se bastano ad alzare un polverone. 

I fan non ci stanno e si fanno sentire, ma non sono gli unici. Anche diversi giornalisti si schierano dalla parte di Lorella, che dall'alto dei suoi 35 anni di carriera non deve dimostrare di più, e adesso anche Michele Anzaldi, Segretario della Vigilanza Rai. "Che senso ha puntare su alcune persone, farle crescere per un anno con trasmissioni quotidiane, e poi metterle in uno sgabuzzino, magari per assumere altri esterni che faranno la stessa fine? - chiede provocatoriamente in un'intervista rilasciata a Marco Zonetti per NotizieNazionali - Un'azienda si può permettere di dare un programma quotidiano ad un personaggio come Lorella Cuccarini, che peraltro non ne faceva da anni, e poi dopo un anno scartarla e rimandarla a casa?".

Lo stesso vale per Elisa Isoardi, anche lei, pare, non riconfermata (addirittura 'La Prova del Cuoco' sarà cancellato): "Due anni a mezzogiorno su Rai Uno, per poi finire nel dimenticatoio? - prosegue Anzaldi - Non è uno spreco di denaro anche questo? C'è una logica aziendale o politica dietro queste scelte? L'impressione è che i dirigenti giochino come con le figurine, dando soddisfazione di volta in volta a questo o quel politico, a questo o quell'agente, tanto pagano gli italiani. E' inaccettabile".

I quesiti, però, non riguardano solo gli artisti, come fa notare ancora Michele Anzaldi: "Sulla regolarizzazione dei giornalisti interni precari approvata ieri: ora che questi 240 diventano dipendenti a tutti gli effetti è doveroso che nelle trasmissioni non vengano più assunti esterni che diventino nuovi precari da regolarizzare e si usino solo le nuove risorse interne. Ma la Rai lo farà?". Bella domanda.

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