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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Luciana Littizzetto a Che tempo che fa: la lettera d'accusa a Trenitalia e al presidente Toti

La comica torinese ha voluto sottolineare quelle che secondo lei sono state delle mancanze da parte di Trenitalia e della Regione Liguria

Ieri sera a Che tempo che fa Luciana Littizzetto ha affrontato un tema che ha fatto molto discutere durante le vacanze di Pasqua. Lunedì 18 aprile un gruppo di disabili non aveva potuto salire sul treno nonostante avesse i posti prenotati perché mancavano i vagoni per loro. Un caso nazionale che ha lasciato l'amaro in bocca al molti e anche a Luciana che ha voltuto scrivere a Trenitalia e al presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, una lettera.

La lettera di Luciana Littizzetto alla regione Liguria e a Trenitalia

I 27 ragazzi disabili dovevano viaggiare da Genova a Milano, il treno era in ritardo perché bloccato da un gruppo di vandali era così pieno che il gruppo non ha trovato posto ed è stato costretto a non salire, Trenitalia ha dovuto organizzare un autobus per il loro viaggio. E così Lucinanina nazionale ha voluto dire qualcosa ai responsabili di questo nefasto episodio.

"Carissima Trenitalia e Carissimo Giovannino pane e vino ti scrivo a nome dei ragazzi disabili - inizia così la lettera di Luciana - Un gruppo di ragazzi disabili che era stato in gita e aveva prenotato i posti sul treno Genova Milano non è riuscito a salire perché i posti erano occupati. Il treno era zeppo e nessuno si è alzato. Per fortuna poi hanno fatto arrivare un pullman e sono tornati a Milano insieme ad altri viaggiatori mettendoci per altro un’eternità".

"Avete detto che la colpa è stata dei vandali - ha proseguito nel leggere - che hanno veramente rotto i cogli*ni, se hanno in esubero energia mettiamoli su una cylcette per produrre energia. Però quella tratta è sempre stata un incubo", i problemi quindi erano già noti da tempo, ma nessuno ha pensato che durante le vacanze ci sarebbero stati più viaggiatori e quindi era necessario aumentare la portata dei treni.

"O riuscite a spostare il mare tra Milano e Torino; o posizionate delle fionde per lanciare i turisti in mare; o li spedite con Amazon; oppure mettete mano a questo servizio regionale. Ma non vi è venuto in mente che forse c’era bisogno di più treni per Pasqua? Pasquetta non è che è una novità, c’è da 1989 anni. È dal 34 dopo Cristo che la gente va in giro a Pasquetta. E ti dico una cosa in più: ci sarà anche l’anno prossimo! Preparati. Poi ci sarà il 25 aprile e poi il 1 maggio", sottolinea la comica torinese.

"Quei ragazzi avevano il biglietto, era loro diritto sedersi. Anche gli altri che non si sono alzati, per quanto simpatici come cimici sbergnaccate avevano il loro biglietto e avevano il diritto di sedersi. Ma alla fine hanno pagato le persone più fragili come sempre", scrive quasi alla fine della lettera Littizzetto.

"Non tutti hanno le possibilità economiche per prendersi un treno ad alta velocità per avere la certezza che venga garantito un loro diritto e soprattutto perché devi sempre pagare perché sia rispettato un diritto? Perché se sei costretto a pagare non è più un diritto, è un privilegio”, ha concluso rammaricata e arrabbiata Luciana. Immancabile l'applauso del pubblico in studio, ma ne siamo sicuri anche da casa.

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