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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ares Gate, Manuela Arcuri rompe il silenzio: "Non potevo più stare zitta"

L'attrice, protagonista insieme a Gabriel Garko di fiction come 'Il bello delle donne' e 'Il peccato e la vergogna', difende il produttore Alberto Tarallo: "Non ha mai puntato una pistola alla tempia a nessuno"

Mentre Mediaset fa calare il veto sull'Ares Gate - dopo che Gabriel Garko, nell'ultima puntata del Gf Vip, ha di fatto confermato che la storia con Adua Del Vesco era finta - a parlarne adesso è Manuela Arcuri, anche lei della scuderia Tarallo e protagonista di fiction Ares come 'Il bello delle donne', 'Il peccato e la vergogna' e 'Pupetta'.

L'attrice di Latina racconta la sua versione a Dagospia: "Trovo assurdo quello che sta succedendo, non volevo parlare ma non posso più stare zitta". Sulle dichiarazioni fatte nella Casa di Cinecittà da Adua Del Vesco e Massimiliano Morra, sbotta: "Una setta? Hanno detto cose pesantissime".

Manuela Arcuri su Alberto Tarallo: "Non ha mai puntato una pistola alla tempia a nessuno"

Il nome di Alberto Tarallo non è mai stato fatto esplicitamente, ma essendo a capo di Ares gli 'indizi' portavano a lui. Ed è lui che Manuela Arcuri difende a spada tratta, smentendo le voci circolate sul suo conto - e su quello di tutto il management - negli ultimi giorni: "Al massimo mi davano dei consigli, come può fare qualsiasi persona con cui lavori e cerca di proteggerti. Alberto è sempre stato un uomo molto protettivo, ti voleva aiutare sotto tutti questi aspetti. Non ha mai puntato una pistola alla tempia a nessuno. Lo difendo, non si fa così. Non si gioca con la vita delle persone. Mi sembra più di una gogna. Qui non parliamo di un matrimonio inventato, qua si gioca con la vita della gente".

"È stato generoso, un grande cuore - continua - Alberto si preoccupava di farti studiare l'inglese, a sue spese sue, di farti studiare recitazione, si metteva con te a leggere il copione. Teo (Losito, ndr), il perno della sua vita, scriveva ma lui produceva e gli attori li trattava come figli. Questo sarebbe Lucifero?". E a proposito della morte di Teodosio Losito - che secondo le affermazioni di Adua Del Vesco si tratterebbe di "istigazione al suicidio" - chiarisce: "Parilamo di un grande produttore, di una tragedia che è successa un anno e mezzo fa, una cosa delicatissima. Al funerale di Teodosio c'erano tutti. Piangevano, capisce". Ed è con i "tutti" che Manuela Arcuri ha il dente avvelenato: "Finché c'era il lavoro era tutto rose e fiori, c'erano i soldi. Crollato lui è facile voltargli le spalle".

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