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Martedì, 23 Aprile 2024
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Marco Giallini, furia contro i giornalisti: "Mi chiedono di mia moglie morta, hanno rotto il ca***"

L'attore, dal 2 ottobre su Rai2 con i nuovi episodi di 'Rocco Schiavone', è stanco delle solite domande sul suo privato

Famoso per le sue doti attoriali ma anche per non avere peli sulla lingua, Marco Giallini l'altra notte ha risposto senza filtri alle domande dei Lunatici, Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, ai microfoni di Radio2. E ha iniziato proprio dai giornalisti: "Scrivono sempre le stesse cose, mi chiedono sempre le stesse cose. Mi chiedono di mia moglie morta, m'hanno rotto er cazzo. Come se la moglie fosse morta soltanto a me".

Non ama parlare del suo privato l'attore romano, soprattutto del dramma che ha colpito la sua famiglia otto anni fa, ma sul resto non ha segreti. "Il turpiloquio lo amo - ha raccontato -, ho sempre litigato con tutti, mi è sempre piaciuto. Amo talmente la gente che mi piaceva litigare, gli volevo trovare qualcosa che non andava. Sono rissoso, non ho paura nemmeno del diavolo. Sono stato sempre così, non ho paura di niente. Sono sempre stato in mezzo a un po' di casini eppure a ventotto anni avevo la terza media e adesso sono un dottore in lettere. Quando fai questo lavoro e ci metti un po' ad arrivare, anche per tua non voglia di non scendere a compromessi, poi ti abitui a tutto. Ho fatto cinque sei provini in tutta la mia vita. Lo ritenevo umiliante. Certe volte non facevo nemmeno la fila, me ne andavo".

Dal 2 ottobre torna su Rai2 nei panni di Rocco Schiavone, un personaggio a cui è particolarmente legato: "Ci siamo entrati dentro". Infine sulle donne: "Ho sempre acchiappato. Auguro agli altri di acchiappare quanto me. Dove stanno gli altri uomini? Sembra quasi che ci sto solo io. Non mi fidanzo perché gioco, scherzo, ma dopo mi rompo i coglioni".

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