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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Sposati in tv, non riescono a divorziare. Ma Stefano spera ancora, lei no: "Il sentimento non è nato"

I due si sono conosciuti soltanto al momento del sì nel programma “Matrimonio a prima vista”. L’unione non ha funzionato e lei ha chiesto la separazione. Da lì sono iniziati una serie di problemi burocratici e legali e il divorzio per il momento sembra impossibile

La storia ormai è nota: Wilma e Stefano si sono conosciuti soltanto all’altare al momento del sì, grazie al programma di Sky Uno Matrimonio a prima vista, ma l’unione non ha funzionato e i due, per un vizio di forma, non riescono a divorziare.

Una situazione paradossale quella vissuta dai due, intervistati ora da Candida Morvillo sul Corriere della Sera. “La sorpresa – scrive la giornalista - è che Stefano Soban, 42 anni, gelatiere di Alessandria con un negozio dentro Eataly a Milano, parla di Wilma e ancora gli brillano gli occhi. Gli chiedi perché, allarga le braccia: ‘A me fa ancora effetto. Non ho messo la parola fine. Ci spero ancora’”.

Wilma invece non vuole più saperne e spera che questa situazione si risolva il prima possibile. “Mi spiace per Stefano, ma a me il sentimento non è nato”. Con le telecamere a filmare ogni momento della loro luna di miele e le prime prove di convivenza, era inevitabile che tutto apparisse “falsato”. “Ogni cosa era amplificata. Hai la gente in casa mentre stai con lui nel tuo letto. È uno stress. Se ti arrabbi, ti arrabbi di più, se stai male, stai male di più”, dice Wilma. E anche Stefano è d’accordo: “La scadenza che c’imponeva di decidere in cinque settimane se lasciarci o no era una tagliola: se sei a disagio, mette pressione. A Wilma pesava. A me meno, perché guardavo oltre, anche oltre i sei mesi entro i quali la produzione garantiva assistenza legale per il divorzio. Ci credevo, ci volevo provare”.

Sposati in tv, Wilma e Stefano non riescono a divorziare

I due erano stati “abbinati” da un team di psicologi per il programma andato in onda su Sky Uno e Tv8. Quando si vedono all’altare, si piacciono (anche se è lui quello che vittima del colpo di fulmine). L’intesa iniziale c’era, ma già dal viaggio di nozze le cose non vanno bene: Stefano e Wilma sono troppi diversi per potersi affiatare. Tornati a casa, anche la scelta di lui di andare a vivere in casa di lei, che vive nello stesso palazzo dei genitori, contribuisce ad acuire le divergenze. Risultato: dopo pochi mesi, il matrimonio è già finito.

I due rientrano nei tempi previsti dal contratto con la produzione per avere assistenza legale in caso di divorzio ma un vizio di forma si mette di mezzo e complica tutto. Stefano e Wilma risultano sposati il 30 novembre 2016 a Rivello, in provincia di Potenza, e non il 21 novembre a Chiaravalle, nel milanese. “Il fatto che le pubblicazioni siano avvenute lì, per evitare che i due scoprissero il nome dell’altro, non spiega il pasticcio”, chiarisce Morvillo. Quando Wilma ha avviato le pratiche per la separazione ha scoperto che l’atto non era valido poiché luogo e data del matrimonio non coincidevano. La donna ha chiesto l’annullamento ma il tribunale ha detto no, perché secondo il giudice nessuno li ha costretti a firmare il contratto con la produzione ed erano pienamente consapevoli di quello che stavano facendo. L’iter legale è ancora in corso.

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