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Martedì, 19 Marzo 2024
"un'ondata di odio"

Michelle Hunziker e Gerry Scotti minacciati di morte dopo la gag sui cinesi: “Stiamo vivendo un incubo”

Il caos dopo che i due conduttori di 'Striscia la Notizia' sono stati accusati di razzismo per aver ironizzato sugli occhi a mandorla e scherzato sulla pronuncia

Non si arresta la bufera che ha travolto Michelle Hunziker e Gerry Scotti dopo che il seguitissimo account ‘Diet Prada’ ha rilanciato la loro gag sui cinesi a ‘Striscia la notizia’ tacciandola di razzismo. I conduttori del tg satirico si sono scusati per aver urtato la sensibilità della cultura cinese, con dei video Instagram subito pubblicati dalla showgirl (“Mi rendo conto che posso aver urtato la sensibilità di qualcuno e per questo chiedo umilmente scusa”, ha spiegato) e con un messaggio nel corso dell’ultima diretta di ‘Striscia’ rilanciato da Gerry Scotti (“Chi segue Striscia sa che siamo sempre contro ogni forma di discriminazione e chi non ci segue, vabbè, ci seguirà”), ma il polverone non accenna a diminuire comunque.

Michelle Hunziker descrive come un incubo quello che lei e il collega stanno vivendo nelle ultime ore, destinatari come sono di insulti e minacce di morte: “Siamo addolorati, profondamente. Eravamo in totale buona fede: sapere di aver urtato la sensibilità di qualcuno ci dispiace moltissimo. Ma quello che sta succedendo è spaventoso: abbiamo ricevuto una vera ondata di odio che vene seminato in modo strumentale”, hanno spiegato al Corriere della Sera.

Michelle Hunziker, accusata di razzismo insieme a Gerry Scotti, si scusa: “Non era mia intenzione”

Michele Hunziker: “Ricevo messaggi in cui dicono di voler bruciare i negozi di mio marito Tomaso”

Essere accusata di razzismo mi fa malissimo”, racconta Michelle Hunziker ribadendo il proprio sentito dispiacere per aver involontariamente ferito qualcuno: “Da 25 anni lotto e mi batto contro ogni forma di discriminazione. Ho dato vita a una fondazione che ogni giorno cerco di alimentare, con grande impegno e ho sempre comunicato l’importanza dell’inclusività”. Le accuse stanno coinvolgendo lei, ma anche la sua famiglia e il marito Tomaso Trussarsi, citato nel post Diet Prada in quanto amministratore delegato della maison di moda: “Poi succede una cosa del genere e non solo tutto sembra cancellato, ma da ore ricevo minacce di morte, messaggi in cui dicono di voler bruciare i negozi di mio marito Tomaso (Trussardi, ndr.) chiamato in causa senza un motivo. Dicono di boicottarlo, ci scrivono che dobbiamo morire noi, le nostre figlie, che deve andare a fuoco la nostra casa. È come vivere un incubo. Tutto questo odio, poi, a cosa porta? A combattere realmente per i diritti umani di tutti? È propedeutico?”.

Gerry Scotti: “Allibito da tanto odio”

Anche Gerry Scotti è sinceramente dispiaciuto per quanto accaduto, chiede scusa, ma riflette anche su una reazione tanto violenta: “Chiedo scusa anche io: se ho involontariamente offeso qualcuno la cosa mi fa riflettere. Ma che in un momento umanamente difficile come questo, si riesca a produrre tanto odio, la cosa mi lascia allibito. E non sono né un ingenuo né un ragazzino. Però la quantità di violenza che si riesce addirittura a veicolare in questi contesti mi sgomenta” afferma il conduttore che si dice lontano da ogni forma di razzismo e di discriminazione: “Sentirmi accusare di questo per una cosa del genere mi lascia sbigottito”.

Michelle Hunziker fa notare come i messaggi di odio non sono quasi mai arrivati da persone che appartengono alla comunità cinese, ma “da gente che per avere più like si scaglia, cavalcando l’hashtag del momento”. Poi il riferimento alla figlia Aurora, anche lei destinataria in passato di atti di bullismo: “Dirò di più: io e mia figlia Aurora ancora di più abbiamo questo tratto degli occhi a mandorla. Mia mamma ci dice che è di famiglia, proprio nel nostro dna perché avevamo un bisnonno asiatico. Mia figlia è stata oggetto di bullismo da quando era piccolissima per questo, figuriamoci se avrei mai pensato che fare quel gesto potesse essere un’offesa razzista. È surreale (…) Io stessa poi faccio la caricatura della svizzera. Mai nessuno si è sentito offeso. Ritengo che la bellezza del mondo sia nei suoi colori, anche se il politicamente corretto preferisce il monocolore”. Gerry Scotti si appella affinché non ci lasci strumentalizzare da chi semina odio: “Vorrei anche dire di stare attenti all’obbligo del politicamente corretto che sta investendo tutta la comunicazione: mi spaventa, suona molto di dittatura, di fascismo”, afferma.

“Io per più di vent’anni sono stato descritto come il presentatore con la pancia, cicciottello o anche obeso e pelato. Ripeto, davvero la nostra totale buona fede ci aveva un po’ ottenebrati rispetto agli effetti che potevamo suscitare”, conclude il presentatore: “Abbiamo chiesto scusa. Ora speriamo che possano ascoltare anche le nostre argomentazioni”.

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