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Sabato, 20 Aprile 2024
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Ballandi, il caso Carlucci e la morte in diretta: la "tv del dolore" è anche in Rai

La scena andata in onda in diretta a Uno Mattina, con una Milly Carlucci basita dalla notizia della morte di Bibi Ballandi, fa riflettere: era proprio necessario?

Dove finisce il dovere di cronaca e inizia il diritto un tantino più sacrosanto di essere disperatamente sconvolti lontano dall'obiettivo delle telecamere perl la notizia della morte di una persona cara, lo si è visto oggi, alle 9.45 su Rai Uno, durante la diretta di Uno Mattina.

Forse, più che “si è visto”, sarebbe meglio dire “si è sentito”, considerando che il telespettatore mattutino, tutto poteva pensare fuorché di essere assalito da una sensazione di sconcerto, di fastidio quasi epidermico, nell’osservare l’espressione sgomenta di Milly Carlucci che apprendeva in diretta della scomparsa del produttore Bibi Ballando.

“Non potevamo non dare la notizia, scusaci” ha precisato Franco Di Mare dopo che la collega Benedetta Rinaldi avvisava la conduttrice, anzi, i telespettatori (è servizio pubblico, signori!) dell’agenzia appena arrivata, mentre l’imperturbabile Milly Carlucci smetteva di essere personaggio e si faceva persona, colta nell’impreparazione di un’emozione che no, quella non ha un ‘gobbo’, non ha un copione: sgrana gli occhi, ferma le labbra e fa abbassare la testa davanti alla telecamera.

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Non è la prima volta - ahinoi, pubblico pagante del detestato canone - che una scena del genere si prospetta all’improvviso su un canale Rai (difficile scordare la notizia della morte di Sarah Scazzi data alla madre della ragazza durante una puntata di 'Chi l’ha visto?' il 6 ottobre 2010), ma quando situazioni del genere si verificano ancora, lo spettatore due domande se le fa, -malizioso che non è altro! -, e magari arriva pure a pensare: “Ma fino a che punto la Rai marcia su queste situazioni che chiamano imprevisti?”.

Perché un conto è sedersi sul divano e scegliere, appositamente, consciamente, di guardare programmi come ‘C’è posta per te’ con  il format basato sulla lacrima stillata a forza e tu lo sai, e vuoi, e decidi di vederlo, con i kleenex accanto pronti per essere usati quando la busta si schiude all’amore ritrovato.

Un conto è sapere che nel salotto di Barbara d’Urso potrebbe anche sedere la figlia del cantante morto accanto all’ultimo ex concorrente dell’Isola dei Famosi e quel racconto sarà struggente per l’avventore di Canale 5 pronto a soffiarsi il naso davanti all'rvm di un amarcord.

Un altro conto, però, è stanare il telespettatore che non ha scelto, non vuole e non ci pensa proprio ad assistere alla mortificazione di una professionista della tv - la prima a non aver scelto di mostrarsi nel picco di una tragedia appena annunciata – in una tranquilla giornata di febbraio.

Un colpo basso che Mamma Rai poteva e forse doveva evitare, per rispetto del suo pubblico che la 'tv del dolore' non si aspetta certo di trovarla su Rai Uno così all'improvviso, mentre sorseggia un caffè o rassetta la casa di prima mattina.

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