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Venerdì, 19 Aprile 2024

Claudio Pizzigallo

Giornalista

Perché guardare e perché evitare il film Netflix "Mio fratello, mia sorella"

L'8 ottobre su Netflix è uscito Mio fratello, mia sorella, film italiano prodotto da Netflix e Mediaset, diretto da Roberto Capucci (al secondo lungometraggio dopo Ovunque tu sarai) e un cast guidato da due attori protagonisti del calibro di Claudia Pandolfi e Alessandro Preziosi.

Mio fratello, mia sorella è subito entrato nella top 10 dei titoli più visti in Italia su Netflix, e in effetti a nostro giudizio non mancano i motivi di interesse di questo film; così come, d'altra parte, ci sono valide ragioni anche per non vederlo.

Prima di spiegare le motivazioni per guardarlo o meno, riassumiamo brevemente e senza spoiler la trama di Mio fratello, mia sorella.

Di cosa parla "Mio fratello, mia sorella"

Il film inizia con il funerale di Giulio Costa, stimato professore e luminare della fisica, pianto dai colleghi e dalla sua famiglia: la figlia Tesla (sì, come lo scienziato Nikola Tesla), interpretata da Claudia Pandolfi, e i nipoti Carolina (Ludovica Martino, vista nell'episodio speciale di Luna Park) e Sebastiano (Francesco Cavallo), quest'ultimo affetto da schizofrenia ma dotato di un grande talento come musicista, precisamente come violoncellista.

Mio fratello mia sorella Alessandro Preziosi kite surf chiesa film Netflix ©LUCIAIUORIO-2

All'improvviso in chiesa entra un uomo, con un paio di zaini e vestito come se arrivasse dalla spiaggia: è Nikola (sì, come Nikola Tesla), figlio del defunto, fratello di Tesla e zio di Carolina e "Sebba". Nikola in effetti arriva dalla spiaggia, perché è da vent'anni che ha mollato moglie e tutta la famiglia per andare a fare kite surf in Costa Rica.

Tesla, che è divorziata e deve mandare avanti la famiglia da sola perché l'ex marito non si fa mai vivo, non è certo entusiasta di vedere il fratello, ma il notaio spiega a Nik e a sua sorella che l'ultima volontà del padre, che non ha lasciato soldi come invece si aspettavano tutti, è che i figli convivano per un anno nella casa in cui Tesla vive con Sebastiano e Carolina.

Mio fratello mia sorella Ludovica Martino Caterina Murino film Netflix ©LUCIAIUORIO-2

Anzi, solo con Sebastiano, perché Carolina ne approfitta per andare via di casa per trasferirsi da Emma (Caterina Murino), amica di famiglia, nonché pianista della scuola frequentata da Seba, con cui hanno in programma un concerto a due. 

Inizia quindi la difficile convivenza tra fratello, sorella e Seba, con i suoi disturbi e la sua ferma convinzione di trasferirsi su Marte per portarvi la musica. Ci fermiamo qui per non spoilerare troppo, ma vi invitiamo a dare uno sguardo al trailer ufficiale di Mio fratello, mia sorella

Il finale di Mio fratello, mia sorella spiegato dal regista Roberto Capucci

Perché vedere "Mio fratello, mia sorella" su Netflix

Si può consigliare la visione di questo film? Si può dire che merita di essere tra i film da vedere su Netflix in questo momento? Le ragioni del sì, per dirla come in un referendum, non mancano.

Per esempio, la musica (quasi esclusivamente classica) che accompagna il film, cucendo una scena con l'altra, è meravigliosa: la scena in cui Seba e Nik suonano Al chiaro di luna di Beethoven è estasiante.

A proposito di estasiante, per il pubblico interessato alla bellezza maschile c'è un Alessandro Preziosi di una bellezza quasi imbarazzante, e il ruolo del bello, dannato, kite-surfista, pianista e amante gli dona particolarmente. Per chi invece preferisce la bellezza femminile, a parte una Pandolfi qui dimessa nel suo ruolo di madre iperprotettiva e ansiosa, sia Ludovica Martino sia Caterina Murino (e qualche personaggio secondario) esercitano un fascino magnetico.

Ma la colonna sonora e la bellezza del cast contano poco, se il film non racconta una storia in grado di attirare l'attenzione degli spettatori. Una cosa che - indubbiamente - fa Mio fratello, mia sorella, con i dovuti "però" di cui riferiremo più avanti. E qui non si può non citare la bravura dell'attore meno noto del cast, quel Francesco Cavallo completamente immerso nel suo personaggio sensibile e delicato, che inevitabilmente conquista chi lo guarda al di qua e al di là dello schermo.

Mio fratello mia sorella Caterina Murino Francesco Cavallo film Netflix ©LUCIAIUORIO-2

Il finale del film, che non descriviamo per non spoilerare, è in tal senso esemplare della sua performance che per due ore emoziona e lascia quasi increduli e indecisi se sperare in una guarigione impossibile o accettare la sua condizione di persona con un grave disturbo di natura psichiatrica.

Perché NON vedere "Mio fratello, mia sorella"

Affrontati gli aspetti positivi del film, non si possono nascondere quelli negativi. Di cui almeno alcuni non sono negativi oggettivamente, ma in base alla sensibilità degli spettatori.

Se, ad esempio, siete persone un po' (troppo) sensibili quando si parla dei vostri figli e dei loro problemi, il rischio di immedesimarvi in Tesla e di soffrire fisicamente per le condizioni di Seba c'è, è innegabile. Così come se state vivendo una situazione sentimentale dolorosa: anche in questo caso, valutate la possibilità di lasciar perdere questo film se volete qualcosa di leggero.

Mio fratello mia sorella Alessandro Preziosi Caterina Murino film Netflix ©LUCIAIUORIO-2

Sì, perché Mio fratello, mia sorella non è quasi mai un film leggero: il dramma persiste e insiste nelle storie dei personaggi e dei loro rapporti reciproci. Anche se, va detto, a tratti pare che la storia del film non decolli del tutto: come se mancasse una scintilla, una scossa che forse arriva troppo tardi. 

È pur vero che questo film è una coproduzione Netflix-Mediaset, e che quindi deve incontrare anche i gusti di un pubblico generalista come quello che lo vedrà in chiaro quando sarà trasmesso su Canale 5, tuttavia in Mio fratello, mia sorella aleggia in qualche modo la sensazione che si sarebbe potuto osare di più, in ogni senso possibile, per esprimerne appieno il potenziale drammatico che questo film indubbiamente ha.

Il finale di "Mio fratello, mia sorella" spiegato dal regista Roberto Capucci

Voto: 7

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