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Martedì, 23 Aprile 2024
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Nadia Toffa, segreto il luogo di sepoltura: “Abbiamo il terrore che ce la portino via come Mike Bongiorno”

A spiegare i motivi della riservatezza è la madre della giornalista scomparsa un anno fa

Il primo anniversario della morte di Nadia Toffa viene celebrato in queste ore con tutto l’affetto possibile da parte di amici, colleghi, fan che negli anni hanno avuto modo di conoscere la bellezza di una persona che ha saputo far breccia nel cuore di tutti.

La ricorrenza ha portato la mamma della giornalista a decidere che fosse il momento giusto per pubblicare una canzone inedita, ‘Donna Altalena’, scritta dall’adorata figlia nel periodo in cui lottava contro la malattia. “Nelle sue ultime settimane di vita Nadia ascoltava la radio e continuava a chiedere come mai non passasse la sua canzone. Non avevamo avuto il coraggio di dirle che non era stata ancora diffusa. Ora il suo progetto è realtà e lei da lassù sarà felicissima”, ha raccontato la donna in un’intervista al Giornale di Brescia a cui ha anche fatto accenno al luogo di sepoltura della figlia che era e continua a restare segreto.

“Lo sappiamo solo io e mio marito e non lo diremo mai”, ha ribadito la signora Toffa: “Perché abbiamo il terrore che possano portarcela via come era accaduto anni fa con la salma di Mike Bongiorno. Non riuscirei più a vivere. Abbiamo avuto il permesso dal Vescovo e l'abbiamo sepolta in un luogo che resterà segreto”. L’intenzione, dunque, è la stessa raccontata dalla donna mesi fa, quando spiegò di aver nascosto la salma della figlia dopo che “nei giorni di Halloween e abbiamo saputo che qualcuno la cercava nei cimiteri bresciani”.

Il furto della salma di Mike Bongiorno

Il riferimento della mamma di Nadia Toffa è al clamoroso furto della salma di Mike Bongiorno avvenuto nel 2011 al cimitero di Dagnente, in provincia di Novara. Molto si spese la famiglia del conduttore per ottenere indietro la salma trafugata, arrivando a offrire una ricompensa a chi avesse dato informazioni utili. La bara e la salma vennero poi ritrovate nel dicembre 2011 a Vuttuone, in provincia di Milano. I due ricattatori furono condannati, uno di questi patteggiò 1 anno e 7 mesi di reclusione, il secondo in Appello condannato a 2 anni e 4 mesi. La famiglia di Mike Bongiorno decise così di non riportare la salma in cimitero e procedette con la cremazione, disperdendo le ceneri nelle valli del Cervino, in Valle d'Aosta, luogo molto caro a Mike Bongiorno.

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