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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Gassmann contro l’abbattimento dell’orso del Trentino: “Lui pericoloso? Siete degli incapaci, vergognatevi”

Su Twitter il duro commento dell'attore indignato per la decisione di abbattere l'animale dopo l'aggressione a padre e figlio

La decisione della provincia autonoma di Trento di abbattere l'orso che ha ferito padre e figlio sul Monte Peller ha scatenato le reazioni di quanti considerano davvero eccessiva una scelta tanto drastica, motore di una polemica divampata anche sui social. Tra gli utenti indignati per tale provvedimento anche Alessandro Gassman, autore di un tweet molto duro sulla vicenda.

“Noi siamo circa 60 milioni, gli orsi in Trentino circa 80, gli abbiamo invaso ogni spazio, depredato, cementificato, disboscato, sversato, bruciato, e ora ne abbattete uno con prole perché sostenete sia pericoloso?! Siete degli incapaci e dovete vergognarvi”, ha scritto l’attore in un post retwettato anche dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa che ha annunciato di voler in tutti i modi bloccare l’ordinanza firmata dal presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti.

“Ciao Alessandro. Concordo con te. Farò tutto quello che è nelle mie possibilità per fermarli e salvare questo orso. Se fosse stata un'orsa che difendeva i propri piccoli? Qualsiasi mamma lo avrebbe fatto. Rispettiamoci tutti, esseri umani e animali”, è stato il commento del ministro al tweet di Gassman che ha gli replicato con gratitudine: “Grazie Ministro. Davvero l’incapacità amministrativa non può prevalere sulla salvaguardia del patrimonio faunistico, su specie rare e delicate come gli orsi. Ne vale la tutela dell’ecosistema di cui facciamo parte ed al quale facciamo danni che resteranno alle future generazioni”.

Firmata l'ordinanza per abbattere l’orso in Trentino dopo l'aggressione: le reazioni

Il fatto è accaduto lunedì 22 giugno: un uomo di 59 anni e suo figlio di 28 si sono imbattuti in un orso lungo un sentiero del Monte Peller. Caduto a terra, il giovane è stato sormontato dall'animale e a quel punto la reazione del padre è stata quella di scagliarsi contro il plantigrado riportando la frattura di una gamba in più punti. A due giorni dall’accaduto il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha così firmato l'ordinanza di abbattere l'orso che, al momento, non è stato ancora individuato dai forestali.
Sugli scudi le associazioni animaliste. L'Oipa ha giò annunciato ricorso al Tar, mentre Wwf Italia parla di "una scelta improvvida e fuori luogo".  "Le dinamiche dell'incidente non sono ancora chiare" spiega l'associazione animalista" che si focalizza sulla "mancanza di alcuni elementi fondamentali per definire cause e responsabilità dell'accaduto, ad esempio l'eventuale presenza di cuccioli o altre motivazioni che possono aver spinto l'orso a ferire le due persone (come previsto dal Piano d'Azione per la Conservazione dell'Orso sulle Alpi Pacobace)".

Deciso a fare in modo di evitare l’uccisione dell’orso il ministro dell’Ambiente Sergio Costa: “Consapevole della autonomia della provincia di Trento, sto comunque seguendo la vicenda con gli esperti del ministero per evitare in tutti i modi l'uccisione dell'animale, una strada che, come ribadisco, non condivido. Nessuno deve rischiare la vita nei parchi, ne' gli animali che li popolano ne' gli esseri umani che li vivono", ha scritto su Facebook: " Farò tutto ciò che è nella mia penna per salvare l'orso e tutti gli animali (…) Il tema dell'abbattimento degli animali è molto complesso e va analizzato in un modo molto ampio e scientifico".

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