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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Paola Barale: "Ai figli ho scelto la libertà. Trasgressiva? No, felice"

L'incapacità di dire bugie, il valore della lealtà, la tv in cui non si riconosce più e quella che invece l'ha fatta sognare. Allergica alle convenzioni, fedele alla libertà. L'intervista

Iconica. Venticinque anni fa, all'apice del suo successo televisivo, come oggi. Paola Barale è magnetica, anche al telefono mentre parla dell'esperienza a "Ballando con le stelle" e del ritorno a teatro - con la commedia "Se devi dire una bugia dilla grossa" - ma soprattutto quando senza remore e con naturalezza si mette a nudo, nonostante quel "pudore piemontese" di cui va fiera. Si scopre fin dove vuole lei ed è forse proprio questo il segreto del fascino che si cela dietro all'intramontabile immagine da sex symbol. Il ritratto, prima del volto di chi è stata protagonista degli anni d'oro della tv italiana, è quello di una donna profondamente libera. 

Tra qualche giorno torna a teatro. Il suo grande amore?
"Stavo ripassando la parte prima di questa telefonata. Un grande amore, sì. Arrivato tardi nella mia vita ma sicuramente una forma d'arte che mi appassiona e mi dà quell'energia giusta. Poterci tornare mi riempie di gioia. Mercoledì 23 sarò alla prima al Teatro Parioli, ma parteciperò solo a qualche data perché sono ancora impegnata con Ballando. Nonostante l'eliminazione ci stiamo comunque allenando, c'è un possibile ripescaggio. Al mio posto, nel ruolo di Susanna Rolandi, c'è un'attrice molto brava che è anche una mia grande amica, Sara Adami". 

"Se devi dire una bugia dilla grossa" è il titolo della commedia che porta in scena. È d'accordo con questo consiglio?
"Sono intollerante alle bugie. Credo molto nella lealtà e nel coraggio di essere se stessi e di mostrarsi per quello che si è. Non adeguarsi sempre, non stare all'interno di un gregge ma essere un outsider è molto difficile, ma è quello che ti rende viva e vera. La lealtà è qualcosa di molto coraggioso". 

Ce l'hanno in pochi questo coraggio?
"Essere leali è faticoso, la verità a volte fa male, ma nascondersi e mentire non risolve niente, soprattutto se davanti hai una persona a cui vuoi bene. Le ho dette le bugie, mentirei se dicessi il contrario. Però ne ho dette poche e in passato. Con gli anni ho imparato il valore della lealtà. E poi dire bugie diventa quasi un lavoro, ti devi ricordare tutte le cavolate che hai sparato, per una pigra come me ti lascio immaginare". 

Quando le mentono come reagisce?
"Sono diventata intollerante alle cazz*** e le scopro subito perché mi hanno mentito abbastanza nella vita. Non riesco a sopportarlo, mi parte il nervo. Con gli anni ho capito anche che bisogna fidarsi dell'istinto. Quando hai delle sensazioni che ti fanno venire dubbi è difficile che sbagli. Le sòle le becco in un attimo".

La tv è finzione?
"Certo. La tv è finzione, intrattenimento. Adesso ha preso una strada che non è esattamente quella che piace a me. Il problema è che segue dei contenuti che non mi appartengono e diventa un po' difficile starci dentro". 

Si riferisce al trash?
"Sì. Lo vedi che non riesco a dire bugie? Cercavo di essere un po' meno diretta. Sì, mi riferisco al trash. Secondo me la tv di oggi ha decisamente peggiorato i propri contenuti. Non tutta, però è una televisione dove si cerca lo scontro e non il confronto, dove si urla e si litiga. Io ho avuto la fortuna di appartenere a una tv che ti faceva ancora sognare".

Poi cosa è successo?
"Anni fa, all'apice di tutto, decisi di mollare perché c'erano delle cose che non combaciavano con me. Ho preso una pausa quando la tv è cambiata, nel momento dei reality. Non mi ci trovavo più. Nulla contro i reality, contro i loro contenuti sì".

Certamente avrà ricevuto più di qualche proposta...
"Sarei miliardaria oggi se li avessi fatti tutti". 

Lei è stata protagonista di un periodo d'oro della televisione italiana. Che anni erano quelli?
"Belli. Ci si divertiva tanto. Piuttosto che liti e discussioni c'era l'intrattenimento puro. Comunque alla fine è normale che la tv cambi, cambia tutto. Certo, si può cambiare in peggio come si può cambiare in meglio. Penso non sia solo un problema della tv. Stiamo andando in una direzione un po' troppo aggressiva per i miei gusti". 

Si riferisce ai social?
"Anche. Anzi, soprattutto. I social, che in teoria dovrebbero aiutarci a socializzare, ci stanno mettendo l'uno contro l'altro. C'è questa inclinazione all'aggressività, all'odio, all'allontanamento invece che all'inclusione, la necessità di commentare sempre tutto. I social danno un ruolo a tutti e tutti possono interferire nella tua vita. Io ho un forte senso del pudore e mi piace, mi sento un po' violentata per certi versi da queste dinamiche. A me non interessa avere milioni di follower se poi ti insultano".

Ne ha oltre 600 mila. 
"Ma non è la mia priorità. Posso piacere e non piacere, se qualcuno ha qualcosa da dire che non va di pari passo alle mie idee ben venga, ma gli insulti no. All'inizio andavo a vedere chi erano queste persone, la maggior parte erano profili chiusi, fake. Ora blocco direttamente perché non voglio incitare allo scontro. E poi i giudizi gratuiti e cattivi delle persone mi appesantiscono". 

Cos'altro proprio non sopporta?
"Odio il gossip. Ancora parlano di cose successe vent'anni fa. Ma chi se ne frega! Uno vuole andare avanti. Se hai avuto una storia vent'anni fa, oggi non ti interessa più e non puoi ancora parlarne. Ti rompi le pa***. Oltre al fatto che magari non hai neanche voglia di parlarne e allora diventa una mancanza di rispetto". 

A proposito di anni, che rapporto ha con il tempo che passa?
"Il tempo che passa purtroppo passa. Mi piacerebbe se passasse meno velocemente. Preferirei avere 35 anni invece che 55, anche se li vivo benissimo. Ci sono dei limiti, inutile negarlo. Ci vedo meno, ho più mal di schiena. Quelli che dicono che l'età è solo un numero raccontano stupidaggini".

L'età spaventa le donne?
"Ma anche gli uomini eh? Hanno queste crisi di mezza età che sono meravigliose. Ci finiscono sotto pure loro. Inutile girarci intorno, l'età conta, anche nella società. Se ci sono due Paola Barale, una di 35 anni e l'altra di 55 e vanno a fare un provino, ti metto per iscritto che prendono quella di 35".

Ha detto che la tv è cambiata come cambia tutto. In tema di diritti civili si è andati avanti in questo Paese?
"No, siamo molto indietro. L'Italia dovrebbe fare passi avanti. Si parla tanto di diritti degli esseri umani quando in realtà ad essere preso in considerazione non è l'essere umano ma ideologie a seconda di chi parla. Ogni essere umano ha il diritto di esprimersi e di vivere la propria vita, invece stiamo ancora a parlare di matrimoni gay, delle adozioni, di una donna che vuole fare un figlio da sola". 

Emma Marrone l'altro giorno è stata massacrata per aver rivendicato il diritto di diventare madre senza un uomo.
"Ho letto. Io sono assolutamente d'accordo con lei. Ma anche se parli di diritto all'aborto vieni massacrata. Una donna non può decidere di tenere o non tenere un figlio? Ci sono situazioni di violenza, ma tante altre situazioni per cui una donna può non voler tenere un figlio. Perché devi mettere al mondo un figlio se non è desiderato o se non puoi mantenerlo? Stesso discorso per l'eutanasia. Mi sembra che si parli sempre tanto di tutto ma senza arrivare mai a una concretezza". 

"Ballando con le stelle". Come l'ha convinta Milly Carlucci?
"Mi corteggiava da tempo, me l'ha chiesto tante volte e alla fine ho detto sì. La ringrazierò sempre. Questo programma mi sta dando un'energia meravigliosa, mi ha rimesso in forma e mi ha dato quello scossone di cui avevo bisogno. Dopo la pandemia mi ero impigrita un po' troppo. Decisamente più faticoso di quello che pensavo, ma mi avevano avvisato altre persone che hanno partecipato". 

Faticoso anche accettare il giudizio della giuria?
"La giuria va rispettata, ma con me è stata un po' troppo severa fin dall'inizio. Credo di essere stata penalizzata, non mi hanno dato la possibilità di esprimermi per quello che ero. Non condivido in pieno la giuria. No. La scorsa settimana Selvaggia (Lucarelli, ndr) regalava 10 così, per adeguarsi a cosa facevano gli altri. Noi ci facciamo un mazzo esagerato nella sala delle stelle ed essere giudicato in base alle gag della giuria, a dinamiche televisive e simpatie ti fa girare le pa***. Poi è una gara, c'è chi esce prima e chi esce dopo, io ammetto che non brillo per il ballo, ma  sono comunque convinta che quella salsa non era da eliminazione".

Il giorno dopo a "Domenica In" c'è stata una telefonata infuocata tra lei e il suo ballerino, Roly Maden...
"Lo so che con quella telefonata è sembrato che io e Roly fossimo in lotta, ma non è così. Non lo siamo mai stati, non abbiamo litigato. Eravamo tutti e due molto dispiaciuti per essere stati eliminati. Io ero dispiaciuta perché siamo usciti proprio sulla salsa, che è il suo mondo, e mi sono sentita un fallimento perché lui insegna anche alle pietre a ballare la salsa. Me l'ha fatta ballare un po' veloce, questo è vero, su quello ero un pochino arrabbiata. Voglio spiegare meglio la storia della telefonata però. Quel giorno Roly stava facendo una lezione, sua moglie gli ha passato la chiamata, ha interrotto la lezione davanti a tante persone ed è stato messo in mezzo. Il nostro scontro era sulla velocità della coreografia, lui voleva dire questo ma non parlando bene l'italiano è stato frainteso. Tra me e Roly va tutto bene. Sono felicissima di continuare a ballare con lui, è un maestro meraviglioso".

Cosa pensa dell'affaire Montesano?
"Voglio sperare che sia stata una cosa di cui nessuno si è reso conto, a partire da Montesano. Non credo abbia messo quella maglietta per provocazione. Pare abbia una collezione. Non so come sono andate le cose, ma penso che non se ne siano accorti. Certo, non è un dettaglio da poco. Peccato per la squalifica, perché Enrico regalava davvero tante emozioni". 

A "Ballando con le stelle" si è fatta conoscere meglio, ma c'è qualcosa che il pubblico ancora non sa o non ha capito di Paola Barale?
"Speriamo di sì. Io preferisco restare sempre un po' in disparte. Non so quanto sono riuscita a farmi conoscere, ma questo è il mio carattere, da buona piemontese. Sempre meglio non esagerare per noi, abbiamo questo famoso senso del pudore. La gente però ha questa idea di me che sono così trasgressiva, ribelle, ma non è vero".

Non si sente trasgressiva?
"Più che trasgressiva mi definisco libera, una che non sta dietro alle convenzioni. Questa cosa viene vista come trasgressione". 

Quali convenzioni?
"Quando mi chiedono dei figli dico sempre che non li ho voluti. È stata una scelta. Questa per tanti è una trasgressione, per me no. Fa strano in Italia sentire una donna che non vuole figli. Oppure quando dico che non sono fidanzata e in attesa di quello giusto mi diverto con quelli sbagliati. Una donna che non è fidanzata non fa sesso? Una donna che non vuole figli, non è fidanzata, che dice di stare bene da sola e fa sesso è trasgressiva? Io più che altro mi sento felice".

É solo questo il segreto della felicità?
"Anche non fare programmi, vivere quello che viene, nel bene e nel male. Si assapora meglio la vita così". 

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