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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Paola Egonu: "Mi hanno chiesto perché sono italiana", Ivan Zazzaroni a Ballando la difende

A seguito dell'esibizione di Mughini, il giudice ha voluto parlare di quanto stesse succedendo sul campo di volley

Una medaglia di bronzo ai Mondiali che ha però il sapore della sconfitta, almeno nel campo del rispetto e dei diritti. Paola Egonu, grande protagonista della pallavolo italiana, ha battuto insieme all'Italvolley gli USA guadagnandosi così la terza posizione del podio. A bordo campo però le sue lacrime non erano di gioia, ma di rabbia e sconforto. Con la voce rotta dal pianto ha detto: "Non puoi capire, mi hanno chiesto se sono italiana" e dopo ha annunciato che starebbe pensando di ritirarsi dalla nazionale. Durante Ballando con le Stelle, il programma di Milly Carlucci su Rai 1, Ivan Zazzaroni ha voluto parlare di quanto successo dopo la partita, esprimendo tutta la sua solidarietà a Paola.

Egonu in lacrime: "Mi hanno chiesto perché sono italiana" 

Ballando, le parole di Zazzazaroni per Egonu

Ha atteso la fine dell'esibizione di Giampiero Mughini, che ha ballato sulle note di Viva l'Italia, per prendere la parola e parlare di Egonu che ha giustamente lamentato il fatto che ancora le venga chiesto perché faccia parte della Nazionale se è di colore: "A proposito di Viva l'Italia, oggi è successa una cosa molto particolare. La nostra migliore pallavolista, Paola Egonu che ha 24 anni ha detto che non la fanno sentire italiana". "Voleva addirittura lasciare la Nazionale a 24 anni. Io non faccio mai appelli di questo genere, ma credo sia vergognoso che ancora oggi ci sia gente che le chieda se sia italiana" ha continuato il giurato e le sue parole sono state accolte da un applauso.

Paola Egonu: "Sono entrata in campo cantando l'Inno piangendo per il dolore che provavo"

Un dolore e una rabbia che non possono svanire nonostante il podio ai mondiali. Ai microfoni di Rai Sport la pallavolista ha parlato di quanto sia rimasta ferita: "A mente calda penso ancora che questa sia la mia ultima partita con la Nazionale. È stata veramente dura, dopo la partita col Brasile scendere in campo oggi". "Ovviamente ci sono ancora sei, nove mesi, prima di poter riconsiderare questa decisione - ha continuato - ma in questo momento credo di volermi prendere una pausa per me stessa, per me – ragazza di 23 anni – e voler riposare".

Parole che rendono bene l'idea di come lei si sia sentita oggi, e non solo oggi: "Non so dire tra qualche mese quello che vorrò, ma oggi è stata dura, oggi sono entrata in campo cantando l'Inno piangendo per il dolore che provavo, non per quello che era successo dopo la sconfitta con il Brasile, ma per tutti gli insulti e i messaggi che ho ricevuto, anche dalla Gazzetta, fa male, quindi credo di meritare un po' di tempo per me stessa. Devo fare le mie valutazioni a mente fredda. Non dico basta perché dirlo vorrebbe dire darla vinta a loro. Ancora non lo so, è un onore per me indossare questa maglia e portare a casa dei traguardi. Lo vedremo più avanti".

"Nei commenti mi hanno chiesto se fossi italiana - spiega non con poco dolore - Fa male perché se indosso questa maglia vuol dire che ci credo, che mi sento italiana e sentir dubitare di questo fa tanto male, perché altrimenti non darei il mio cuore per questo, non farei sacrifici per portare in alto questa maglia. In questo momento parla la ragazza che c'è dentro di me che è ferita, tanto ferita. Non ne può più di essere giudicata ogni volta". Paola Egonu ha poi concluso lanciando un appello, spera che le sue parole possano servire a far aprire gli occhi: "Lo faccio anche per farvi riflettere che non sempre le giocatrici rimettono la maglia e continuano a pedalare, ci sono giocatrici che non ce la fanno e dicono sai che c'è? Io me ne vado".

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