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Giovedì, 25 Aprile 2024
l'ombra della seconda guerra mondiale

Paolo Del Debbio in lacrime ricordando il padre

Il giornalista è stato ospite da Mara Venier e ha parlato del suo ultimo libro

Paolo Del Debbio ha raccontato la sua vita e quella del padre nel libro "Le 10 cose che ho imparato dalla vita". Il giornalista di Diritto e Rovescio parlando di cosa ha vissuto il padre, che fu deportato nel campo di concentramento e smistamento nazista di Buchenwald a 40 chilometri da Berlino, non ha potuto trattenere le lacrime.

Il dolore di Paolo Del Debbio

Nel 1943 Velio, il padre di Paolo, fu catturato in Grecia e fino al 1945 visse nel campo di prigionia, lo liberarono gli americani. Con mezzi di fortuna riuscì a tornare a Lucca: "Gli americani gli diedero da mangiare pian piano. Mio padre pesava 40 chili, rimetteva tutto quello che mangiava perché non era più abituato. "E da Verona a Lucca la fece a piedi, 400 chilometri" un racconto che a molti italiani ha ricordato quello che la propria famiglia ha dovuto vivere.

“C’era tutto il paese che li aspettava. Si era sparsa la voce che Alfio (un altro deportato poi liberato) e Velio stavano tornando. Non avevano notizie da due anni, per un paesino come quello fu una festa assoluta. Poi arrivò mia mamma e si vide la sensibilità contadina… Andarono tutti via per lasciarli soli”. Dopo questi particolari Del Debbio è scoppiato a piangere, si è dovuto togliere gli occhiali e si è nascosto il volto tra le mani, Mara Venier gli ha lasciato alcuni secondi e poi ha cercato di confortarlo: "Sto come te Paolo". Lo studio si è aperto in un applauso lungo e caloroso.

La prigionia però non riuscì a togliere la dignità a suo padre, ogni giorno cercava di lavarsi, di radersi anche se faceva freddo, suo padre di quei due anni parlava con difficoltà, "Come fai a raccontare l’inferno?" ha infine affermato Del Debbio.

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