"Pier Silvio Berlusconi ha fatto bene a fare pulizia": le dure parole di un'ex gieffina

Pier Silvio Berlusconi e la linea dura nei confronti dei reality. Non si è mai parlato così tanto dell'amministratore delegato di Mediaset come in questi mesi. O meglio di lui si è sempre parlato, ma mai in questi termini. L'edizione che si è da poco conclusa del Grande Fratello Vip lo avrebbe mandato su tutte le furie e quindi il suo intervento, per cercare di arginare i danni, si sarebbe reso necessario. Il condizionale, anche se i dubbi sono pochi, è ancora d'obbligo in quanto da Mediaset non è mai stato pubblicato alcun commento al riguardo, ma che a Berlusconi alcuni passaggi troppo accesi, scurrili e maleducati non abbiano fatto piacere è evidente. Una puntata del Gf Vip è stata cancellata, non è possibile vederla neanche dal sito ufficiale del reality, i suoi finalisti non sono stati invitati - come sempre accade - a Verissimo e in questi giorni si vocifera che sia stato proprio lui a mettere il veto su alcuni dei possibili concorrenti dell'Isola dei Famosi.

Riguardo a questo cambio di rotta si è espressa anche una ex gieffina, Carolina Marconi, che ai microfoni della trasmissione radiofonica Turchesando di Radio Cusano ha dichiarato di comprendere benissimo le decisioni di Pier Silvio. 

"Ha fatto bene Pier Silvio Berlusconi a mettere un po' di pulizia. Si stava andando sempre più verso il basso. Ha riportato tutto in ordine", ha dichiarato Marconi che poi ha aggiunto un dettaglio non da poco. "Non lo rifarei il GF Vip perché ho bisogno di assaporare la vita. Sono stata chiusa per tanto tempo. Il Nip è stato il mio preferito. Ci siamo troppo divertiti. Noi non sapevamo, eravamo spensierati, ci divertivamo tanto. In questo sai come ti devi mettere davanti alle telecamere, appena ti alzi devi truccarti. Sì è diventati più arroganti. Si alza la voce. Ci sono più dinamiche. Chi è più arrogante ora vuol dire avere carattere. Secondo me è diventato tutto confuso".

Marconi però ha qualcosa da dire anche a Alfonso Signorini: "Era una situazione per me difficile perché finito le terapie, avevo iniziato le cure ormonali. Sono entrata per una cosa bella, raccogliere firme, sensibilizzare. Nessuno della mia famiglia voleva che partecipassi, nemmeno il mio compagno. Non ho potuto esprimermi perché non ti danno la parola. Non c’era tempo per parlarne, troppi litigi, poi è scoppiata la bomba Bellavia". "Dentro la casa dopo quello che è successo mi sentivo triste, arrabbiata. Non ero tutelata - conclude Carolina -. L’obiettivo era prendere firme, lo facevo per le donne. Ma non mi sentivo capita, perché erano concentrati su altro. Questo tipo di dinamiche non mi piacevano. Il padrone di Casa che era Alfonso magari poteva dare qualche parolina in più su questa cosa".