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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Piero Angelo si confessa a 90 anni: "La morte? Sento il conto alla rovescia"

Intervistato a 'Un Giorno Da Pecora', il conduttore Rai e divulgatore scientifico fa un bilancio della sua carriera alla vigilia del compleanno, in arrivo a dicembre

Piero Angela si racconta a 360 grandi. Il Re dei divulgatori tv, ospite della trasmissione 'Un Giorno da Pecora', su Rai Radio1, ha parlato a lungo di molti argomenti: dai suoi imminenti 90 anni, che festeggerà il prossimo 22 dicembre,  alla morte, alla politica fino ad uno strano incontro con Silvio Berlusconi. 

Il compleanno è alle porte e Angela sta già organizzando un viaggio per godersi la giornata di festa come meglio crede. “Tutti mi vogliono festeggiare, sono un po' preoccupato. Ma io me andrò a Parigi...” Quanti anni si sente? “Quarantacinque, la metà. Alla mia età è come se si avessero degli occhiali, che col tempo ti fanno capire sempre meglio le persone”. 

Anni fa disse che vorrebbe morire con la penna in mano. “Mi piacerebbe, si”. La morte non fa paura. “Sento che il conto alla rovescia va avanti - ha detto - ma  bisogna solo accettare quella che è la vita. Abbiamo una possibilità su miliardi di nascere, e dobbiamo esser felici di aver vissuto, siamo stati fortunatissimi. E quindi va anche accettato che, ad un certo punto, il biglietto sia scaduto...”. Per chiudere sull'argomento, Angela cita una celebre frase di Woody Allen: “quando gli chiesero cosa pensava della morte, lui rispose così: 'non ho cambiato idea, sono decisamente contrario”. 

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Spazio poi ad un altro tema, la politica. Il conduttore Rai ha spiegato di aver conosciuto Berlusconi in un luogo molto poco istituzionale: “ci siamo conosciuti in un gabinetto, dopo che ognuno, però, aveva già fatto quello che devo fare...” Come andò quello strano incontro? “Era una cena di gala, per i Telegatti. Berlusconi aveva appena acquistato Tv Sorrisi e Canzoni. Io non lo conoscevo e quindi parlammo un po' in quell'occasione, nel bagno. Mi colpì il fatto che mi parlò di tante cose, senza conoscermi, anche cose molto delicate”. Il Foglio la proposte recentemente come senatore a vita. “Si, ma io ho detto no grazie, non mi interessa”. Come mai? “Sono allergico a tutte le cariche, faccio il mio mestiere credo abbastanza bene”. 

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Tanti i 'no' detti durante la sua carriera. E nessun pentimento. In passato, ad esempio, gli proposero di fare il direttore di rete. “Si, furono i repubblicani, ma dissi no”. E anche di diventare direttore del Tg. “Quello me lo proposero i liberai. Ma succede spesso, anche oggi mi hanno chiamato per propormi un incarico prestigioso...”. Le hanno mai chiesto di candidarsi in politica? “Si, certo”. Chi glielo chiese? “Personaggi della Rai, mi chiedevano di entrare in politica. Ma io...per carità, non ci ho mai pensato”. Crede all'idea di democrazia diretta grazie al web? “Macché, proprio per niente...”

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