rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Tv News

Beppe Fiorello furioso: "La mia fiction bloccata". E la Rai replica

La serie è ispirata al modello di accoglienza e integrazione della cittadina di Riace e al suo sindaco Domenico Lucano. L'attore via Twitter parla di censura. Viale Mazzini: "Sospesa dal palinsesto dopo avviso di garanzia a Lucano"

Polemica su "Tutto il mondo è paese", fiction improntata sul tema dei migranti ed ispirata al  modello di accoglienza e integrazione della cittadina di Riace e al suo sindaco Domenico Lucano. A innescare la bufera Beppe Fiorello, che parla di "censura". Ma le accuse vengono prontamente smentite dalla Rai che ne è promotrice insieme a Picomedia e Ibla Film con la regia di Giulio Manfredonia. 

Lo sfogo dell'attore siciliano è arrivato nella mattinata di oggi: "Non è la prima volta che una mia fiction viene bloccata - esordisce Fiorello - anni fa le foibe, il governo di allora non gradì, poi la storia di #graziellacampagna, l’allora Min. della Giustizia si indignó, ora Riace, bloccata perché narra una realtà e nessuno/a dei miei colleghi si fa sentire". 

"In merito alle polemiche relative alla fiction Tutto il mondo è Paese, interpretata da Beppe Fiorello e ispirata alla figura di Mimmo Lucano sindaco di Riace, la Rai precisa che non esiste alcun blocco della messa in onda" - replica Viale Mazzini - "La fiction - sottolinea la Rai - è stata semplicemente sospesa dal palinsesto in quanto, come da tempo è noto, al sindaco Lucano è stato recapitato un avviso di garanzia da parte della Procura di Locri per alcuni presunti reati collegati alla gestione del sistema di accoglienza. Non appena la magistratura comunicherà le sue decisioni finali in merito all'indagine, il Servizio Pubblico adotterà i provvedimenti conseguenti", conclude il comunicato della Rai.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Beppe Fiorello furioso: "La mia fiction bloccata". E la Rai replica

Today è in caricamento