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Mercoledì, 24 Aprile 2024
stasera il video

Report e il presunto servizio da 45 mila euro, Ranucci: "Mai pagato una fonte"

Annunciata un'interrogazione parlamentare. Il conduttore del programma di Rai 3 parla di un dossier falso

"Ce la vedete Report a pagare 45 mila euro per un servizio? E' una follia, Report non ha mai pagato una fonte, mai", così Sigfrido Ranucci commenta ai microfoni di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, l'interrogazione parlamentare di Italia Viva sul programma di Rai 3, in particolare su un video che testimonia il misterioso incontro, in piena crisi di governo, tra Matteo Renzi e lo 007 Marco Mancini.

"Nell'interrogazione parlamentare in questione - prosegue il giornalista e conduttore - fanno riferimento al fatto che il Giornale, il Foglio e il Tempo avrebbero accennato a presunte mail scambiate tra Rocco Casalino e la Rai. Ma gli dice male: noi sapevamo dell'esistenza di un dossier falso su di noi e su di me in particolare. Quelle mail sono false, noi già abbiamo la prova, bisognerebbe capire chi ha messo in piedi questo dossier finto". 

Dunque Ranucci smentisce categoricamente ogni illazione e sul video che andrà in onda stasera ha fatto sapere: "E' stata una semplice cittadina a darcelo, munita di telefono, che era in una piazzola di servizio perché aveva il padre che non si sentiva bene e si era incuriosita per l'uomo dei servizi e la sua scorta. Ad un certo punto poi da un'auto coi vetri oscurati vede scendere Renzi, e i due hanno parlato per 45 minuti. Questa sera - ha concluso - parlerà anche questa cittadina, con la sua voce".

Ranucci: "Ho parlato con Fedez, era abbastanza agitato"

Sigfrido Ranucci ha commentato anche il caso Fedez, che ha provocato un terremoto in Rai: "Ieri ci ho parlato, volevo capire cos'era successo anche se non era mia competanza, come dipendente Rai fa male tutto quello che è successo. Mi ha risposto e ci siamo parlati. Innanzitutto sono contento che la Rai abbia chiesto scusa, solo una grande azienda lo fa quando ci sono degli errori, però la censura non è avvenuta, lo voglio sottolineare - ha assicurato Ranucci - In quella vicenda lì c'è stata sicuramente una gestione sbagliata nel controllare certe dinamiche quando si affida un evento ad una società esterna". Il giornalista ha detto che il rapper era "abbastanza agitato" e infine, sempre sulla Rai: "Sono contento che l'azienda abbia chiesto scusa. Pur non essendo avvenuta la censura è grave solo che una persona possa pensare di esser censurata dalla Rai. Dopo di che se uno pensa di applicare la par condicio ad un'artista, o ad un evento artistico, è da folli - ha concluso Ranucci - perché l'arte non può essere in qualche modo limitata da una par condicio".

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