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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Rita Dalla Chiesa difende Mara Venier dopo le polemiche

La conduttrice si schiera in difesa della collega dopo le pesanti accuse degli ispettori di produzione del CPTv di Roma contro conduttrici e conduttori del servizio pubblico

"Io non ho bisogno nemmeno di dirlo, io sto da SEMPRE con Maramia". Così Rita Dalla Chiesa, collega e amica storica di Mara Venier, si schiera in difesa della conduttrice veneta dopo le polemiche. Ieri infatti la conduttrice di Domenica In è finita nella bufera a causa di una lettera pubblicata sulla pagina Facebook dello SNAP (Sindacato Nazionale Autonomo della Produzione TV Rai e Indignerai) in cui si leggono pesanti accuse degli ispettori di produzione del CPTv di Roma contro conduttrici e conduttori del servizio pubblico radiotelevisivo. Nel post viene citata la conduttrice di Domenica In, che contattata da Affaritaliani.it ha negato in maniera netta le accuse e ha comunicato che sta già incaricando i suoi avvocati per tutelarsi in sede legale.

Dalla Chiesa si espone sulla questione commentando un post di Nicola Carraro, marito della Venier, che ieri sera ha lanciato l'hashtag #iostoconMara. "Rita, tu sei una persona onesta e ti chiedo: in tv ogni tanto vediamo tutti che Mara si arrabbia per sbagli che fa la produzione. Tu che cosa ne dici?", le chiede un utente. E Dalla Chiesa risponde: "Quando si è in diretta in una trasmissione così importante, può succedere di innervosirsi per qualcosa che non funziona. Si pensa sempre al rispetto che dobbiamo al pubblico. Ma è quello che succede in qualunque ambiente di lavoro... Le squadre tecniche Rai, come quelle Mediaset, sono fatte di bravissimi professionisti. Il confronto o lo scontro è assolutamente legittimo". Tra i sostenitori di Venier anche Monica Setta, che ha lasciato tra i commenti un emoticon a forma di cuore.

Mara Venier, la lettera degli ispettori di produzione: il testo completo

"La misura è colma. L'aggressione verbale - offese personali, insulti irriferibili e minacce - immotivata e demenziale perpetrata nei confronti di un nostro collega nello svolgimento delle sue normali funzioni professionali, durante la trasmissione Domenica In, posta in atto dalla conduttrice del programma è solo l'ultimo episodio increscioso di una lunga sequenza che impatta negativamente sull'intera categoria degli ispettori di produzione. Da tempo si è in balia dei disturbi umorali di conduttrici e/o conduttori televisivi che si tramutano in inaccettabili e insopportabili discriminazioni pur non sussistendo rilievi di carattere professionale. Quanto rappresentato coinvolge anche altre figure professionali dello studio generando un clima lavorativo particolarmente difficile ed affatto sereno.
Il tutto avallato anche da diversi referenti aziendali che, subendo una sorta di sudditanza psicologica, non arginano né censurano tali comportamenti inqualificabili. Le regole civili dei rapporti interpersonali, il codice etico aziendale e le norme disciplinari vigenti in uno studio televisivo sono costantemente violate, non intendiamo sopportare altro e ancora.
E' necessaria una netta azione di discontinuità con quella che sembra essere diventata la norma in uno studio televisivo. Pretendiamo rispetto personale e professionale, valore sempre riconosciuto ai nostri interlocutori. Invitiamo la Direzione Aziendale ad adottare tutte le necessarie misure affinché ciò non si possa ripetere in futuro.
Sollecitiamo le rappresentanze sindacali presenti in Azienda a esercitare tutte le azioni utili alla tutela professionale dei lavoratori e soprattutto alla loro onorabilità"

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