Il messaggio di Salvini a Giletti dopo la chiusura di "Non è l'Arena"
La solidarietà del leader della Lega, spesso ospite del programma, nei confronti del giornalista
La sospensione immediata di Non è l'Arena, che da domenica non andrà più in onda, ha sollevato un polverone mediatico. Le indiscrezioni sui motivi che hanno portato Urbano Cairo - editore di La7 - a prendere questa decisione si rincorrono, insieme ai commenti.
A Massimo Giletti, che si è detto dispiaciuto soprattutto per i 35 collaboratori rimasti improvvisamente senza lavoro, arriva la solidarietà di Matteo Salvini, spesso ospite del programma: "Il mio abbraccio a Massimo e alla sua squadra - ha scritto sui social il vicepremier e leader della Lega - L'ho sempre stimato e spero di rivederlo in video al più presto".
I rumors sulle perquisizioni
Dopo l'annuncio della chiusura del programma, ieri, sono iniziate a circolare voci su presunte perquisizioni delle forze dell'ordine a casa di Giletti. Notizia smentita prima dal conduttore, poi da fonti giudiziari che hanno fatto sapere all'Adnkronos: "Non risulta nessuna perquisizione disposta dalla Procura distrettuale antimafia di Firenze nei confronti del giornalista Massimo Giletti, né risultano disposizioni di acquisizioni di atti".
In relazione al caso delle dichiarazioni rilasciate da Salvatore Baiardo a Non è l'Arena, Giletti sarebbe stato comunque ascoltato due volte, l'ultima delle quali il 23 febbraio scorso, dall'ufficio del procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli, titolare delle indagini sulle stragi mafiose del 1993 e sui presunti mandanti occulti, per cui risulterebbero ancora iscritti nel registro degli indagati Berlusconi e Dell'Utri.