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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Sara Pinna racconta la telefonata di scuse al piccolo tifoso del Cosenza

La conduttrice torna sulla polemica nata in seguito alla frase a sfondo razzista pronunciata in diretta tv nel post partita Cosenza-L.R. Vicenza

Sulla risposta piccata al bambino tifoso del Cosenza, Sara Pinna ha ribadito le proprie scuse sul sito della sua emittente, la veneta Tva. "Una frase sbagliata che non rispecchia in alcun modo il mio pensiero e la mia sensibilità" si legge nella nota della conduttrice: "Io stessa sono di origini sarde, in Veneto per lavoro dei miei genitori, quindi non vi erano in me le intenzioni maligne che mi vengono attribuite dai numerosi commenti sui canali social, molti dei quali hanno oltrepassato ogni limite di decenza e di legge, ma di questo si occuperà nelle sedi opportune la magistratura". 

Oggi la presentatrice di Terzo Tempo, trasmissione dedicata al Lanerossi e ai suoi tifosi, torna ancora sulle accuse di razzismo e di antimeridionalismo che da 48 ore la riguardano dopo lo scambio in diretta con un piccolo tifoso del Cosenza e il suo papà. Il fatto risale al 20 maggio scorso, in coda alla partita che ha sancito la retrocessione in C del Vicenza, sconfitto dal Cosenza, ma è esploso con la pubblicazione della lettera firmata dal padre del bambino sullo spazio Facebook del gruppo meridionalista "Movimento 24 Agosto",  in cui Pinna viene accusata di nutrire "l’antico pregiudizio" contro la Calabria e tutto il Sud. Al Corriere del Veneto Pinna ha raccontato cos'è avvenuto subito dopo l'episodio, per cui ha voluto scusarsi immediatamente con i diretti interessati. 

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La telefonata al bambino 

Sara Pinna ha raccontato di aver capito lo sbaglio immediatamente, già mentre era in tv, e di aver perciò contattato subito il padre e il bambino. "La lettera l’ho letta il giorno seguente, il 21 maggio. E il 21 maggio ho contattato il genitore, mi sono fatta dare il suo telefono e l’ho chiamato" ha raccontato la conduttrice: "Telefonata di cinque minuti e 11 secondi, che ho registrato. Ci tenevo particolarmente a scusarmi con lui e con bambino. Nella telefonata ho detto: “Sono mortificata per quelle parole, che non sono state appropriate. Per la verità andrebbe capito il senso in cui volevo dirle, ma qui è secondario: quel che mi interessa è sapere come sta il bambino”. Questo per quanto mi renda conto benissimo di come, se le cose non vengono manipolate dagli adulti, i bambini siano sereni...".

Il padre del piccolo le ha risposto di non preoccuparsi e si è detto mortificato per le tante parole contro di lei: "Mi ha comunque assicurato che il bambino era sereno e, quanto a lui, ha capito che non c’erano cattive intenzioni da parte mia" ha aggiunto Pinna che ha origini sarde e un nonno paterno di Taranto arrivato in Veneto a fare il ferroviere: "Noi, famiglia sarda, siamo venuti in Veneto per lavorare e ho cambiato tifo, diventando tifosa del Vicenza piuttosto che del Cagliari. Era questo il senso..." la precisazione rispetto alla frase che ha scatenato la polemica, tante offese e anche molte minacce da cui la conduttrice - che ha precisato di non essere una giornalista - assicura che si tutelerà in sede legale.

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