Il film da guardare su Prime Video se vi è piaciuto Terminal List (per quanto...)
Il 15 giugno su Prime Video è uscito The Contractor, film diretto dal regista svedese Tarik Saleh e con protagonista Chris Pine, visto recentemente in un altro film disponibile su Amazon Prime, ovvero All the Old Knives - La cena delle spie.
The Contractor è passato piuttosto in sordina, un po' come era successo nei cinema americani dove il film ha incassato appena 2 milioni di dollari (il film è costato circa 50 milioni), e forse ha influito anche l'abbondanza di grandi uscite in streaming delle scorse settimane, da Stranger Things su Netflix a The Terminal List su Prime.
Ma, in effetti, The Contractor può essere un film da vedere proprio per colmare il "vuoto" creato dalla fine della prima stagione di The Terminal List: le ambientazioni sono in qualche modo simili, così come la durezza dei protagonisti e la violenza di diverse scene, e c'è anche un nome in comune nel cast, quello di J.D. Pardo, l'agente Layun nella serie con Chris Pratt).
Insomma, se avete finito Terminal List e non sapete cosa guardare, The Contractor potrebbe essere la soluzione, anche se non è esattamente un film imperdibile. Il perché lo spieghiamo in questa recensione, iniziando con la sintesi della trama del film.
Di cosa parla The Contractor
James Harper (Chris Pine) è un militare, un "berretto verde" pluridecorato che ama il suo lavoro al servizio degli Stati Uniti. Finché, un giorno, viene dismesso dall'esercito contro la sua volontà, a causa di un test in cui gli sono state trovate tracce di steroidi illegali che Harper usa per curare un vecchio problema al ginocchio.
Ma che cosa può fare per vivere un uomo che ha sempre prestato servizio nell'esercito e che, tra l'altro, ha accumulato anche qualche cospicuo debito familiare? Inevitabilmente, andare a lavorare per qualche appaltatore (in inglese contractor) che si occupa di questioni militari per il governo degli USA.
James prova a resistere a queste offerte, poi una sera va a trovare il suo amico Mike (Ben Foster, che abbiamo visto di recente nel ruolo del presidente dei Philadelphia 76ers in Hustle su Netflix), anch'egli ex militare. Mike lavora per Rusty, un altro loro ex commilitone, ha una bellissima casa, non ha debiti e assicura all'amico che lavorando per Rusty svolgerà incarichi molto importanti per il Dipartimento della Difesa. E così James si convince...
Si fa assumere da Rusty, che per rassicurarlo gli stacca un assegno da 50.000 dollari ancor prima di partire per la prima missione. E così sorvola l'Atlantico per giungere a Berlino, dove ha il compito di rintracciare uno scienziato sospettato di creare un'arma chimica per Al Qaida e di sottrargli tutti i documenti (e anche la vita). A questo punto ci fermiamo per evitare spoiler, ma vi invitiamo a dare uno sguardo al trailer di The Contractor.
Perché guardare The Contractor
Come abbiamo già detto, non siamo certo di fronte a un capolavoro della storia del cinema, e gli scarsi risultati al botteghino non sono da attribuire solo alla congiuntura attuale dei film in sala.
Detto ciò, per chi ama il genere, The Contractor è un discreto film d'azione. La storia si fa seguire, ci sono due o tre svolte interessanti, così come non mancano scene ad alta tensione.
E, soprattutto, può essere un buon surrogato per chi ha finito Terminal List e cerca qualcos'altro in tema. Poi insomma, Chris Pine sembra qui alle prese con una sorta di "cosa sarebbe successo se il suo personaggio ne La Cena delle spie avesse fatto scelte di vita diverse", mentre a non cambiare mai è la sua espressione, che ci ricorda come Sergio Leone ironizzasse sull'espressività di Clint Eastwood e le sue due facce, con cappello e senza cappello.
Ma per fortuna qui Pine deve sempre fare la faccia da duro e ci riesce discretamente, portando a casa il risultato di un film che, pur senza essere un capolavoro, merita almeno una possibilità.