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Martedì, 23 Aprile 2024
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Molestò la giornalista Greta Beccaglia fuori dallo stadio, chiesto il rinvio a giudizio

Il tifoso la palpeggiò in diretta durante il collegamento, ora rischia il processo

A quasi un anno di distanza, la Procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per il tifoso che lo scorso 27 novembre molestò la giornalista Greta Beccaglia in diretta tv, mentre era in collegamento con lo studio all'esterno dello stadio, subito dopo la fine della partita Empoli-Fiorentiina. Il 45enne - un ristoratore della provincia di Ancona - rischia ora il processo, al quale l'inviata di Toscana Tv si costituirà parte civile. 

C'è anche un altro indagato, un tifoso locale di 45 anni che avrebbe importunato verbalmente Greta Beccaglia, identificato grazie al circuito di telecamere interne dello stadio. Colpito da un daspo di due anni non potrà più accedere allo stadio per questo periodo.

Le scuse

Il tifoso che palpeggiò Greta Beccaglia chiese scusa pochi giorni dopo: "Ho sbagliato e chiedo scusa. Non sto bene per quello che ho fatto - aveva fatto sapere -. E' stato uno sbaglio. A casa mi hanno detto come mi fosse venuto in mente, me l'ha detto anche la mia compagna. Sanno che non sono una persona cattiva. Stiamo passando tutti i dispiaceri possibili del mondo". Indagato per violenza sessuale e travolto dalla gogna mediatica, l'uomo aveva anche deciso di trasferirsi in un luogo segreto, impaurito dalle minacce ricevute nelle settimane successive. 

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