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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La storia di Veronica Yoko Plebani, dalla meningite alle Paralimpiadi

La giovane atleta a 15 anni è stata colpita da una meningite batterica fulminante, a Verissimo ha raccontato la sua storia

Sabato pomeriggio Silvia Toffanin ha ospitato nel suo Verissimo l'atleta paralimpica Veronica Yoko Plebani, che ha vinto la medaglia di bronzo nel Triathlon classe PTS2 alle Paralimpiadi di Tokyo 2021. La 25enne ha raccontato alcuni dettagli della sua vita tra gioie e dolori.

Veronica Yoko Plebani, la rinascita dopo la meningite

La sua storia ricorda quella di un'altra campionessa, Bebe Vio, anche lei vittima della meningite. Tokyo 2021 per Veronica ha significato la terza presenza ad una Paralimpiade e la vittoria di una medaglia di bronzo. La campionessa a 15 anni è stata colpita dalla meningite batterica fulminante e da quel momento la sua vita è cambiata.

La sera prima di accusare i primi sintomi era insieme ad alcuni amici: "Il 27 aprile 2011 ho iniziato a stare male. HO avuto questi sintomi, non così particolare che mi hanno permesso di capire subito che fosse una cosa grave, però diciamo che l'istinto ti porta subito a capire cosa stesse accadendo. Io avevo la febbre alta, vomito, perdita di forza e confusione, ho capito subito che c'era qualcosa che non andava, infatti mia mamma al mattino quando mi sono uscite delle macchie, che era il sangue che si iniziava a coagulare mi ha detto Chiamo l'ambulanza e io le ho detto No, portami te perché nel mentre che la aspettiamo sono morta. Ma io non avevo idea che mi stesse accadendo ciò che mi stava succedendo, ma il mio corpo sì. I primi mesi in ospedale sono stata in rianimazione non hanno capito subito cosa avessi, i sintomi non sono così particolari". Durante il soggiorno in ospedale è stato un infermiere a portare alla diagnosi:

"Nella sala di attesa un infermiere mi ha portato di nascosto in una stanzetta dove ha iniziato a fare degli esami di laboratorio. Dopo ha intercettato un medico anestetista, che aveva già visto dei casi di meningite batterica fulminante, e ha richiesto di fare uno screening per il meningococco, quella è stata la mia fortuna, hanno iniziato subito a cercare di debellare il batterio e di salvarmi".

Veronica Yoko Plebani il dopo la malattia

Veronica Yoko Plebani ha numerose cicatrice dovute dalla necrosi di alcuni tessuti del suo corpo, ha i piedi amputati e le dita delle mani sono molto corte, come ha detto lei "ho le mani un po' piccoline".

"Io ho un'amputazione ad entrambi i piedi e ho delle mani un po' piccoline. Le estremità in senso di pelle e di cute vengono ustionate dall'interno verso l'esterno perché di base manca il sangue in quei punti, questo ovviamente provoca delle limitazioni nel movimento di tante articolazioni".

Dopo la malattia, con la famiglia ha partecipato alla Maratona di New York e lì ha capito di voler riappropriarsi del proprio corpo e così gareggia alle Paralimpaidi: a Sochi nello snowboard, a Rio in canoa e a Tokyo con il Triathlon classe PTS2. Ed è Tokyo che è arrivata la soddisfazione più grande la medalgia di bronzo. "Io amo il mio corpo, le mie cicatrici" perché è fondamentale accettarsi senza giudizio e mostrarsi senza timore questo il bellissimo, e veritiero, messaggio di Veronica.

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