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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Vialli, Caressa scoppia a piangere in diretta e interrompe il collegamento: "Scusate"

Il giornalista sportivo, ospite di un programma su YSport, non riesce ad andare avanti mentre parla dell'amico che non c'è più

Difficile parlare di un grande campione che non c'è più, impossibile ricordare un amico che se n'è andato troppo presto. È tutta lì la differenza in questi giorni difficili per il mondo del calcio, che ha dovuto dire addio a Gianluca Vialli, morto ieri a 58 anni per un tumore al pancreas contro cui lottava dal 2017. 

Fabio Caressa, che negli anni lo ha raccontato prima come calciatore, poi come allenatore e infine dirigente della nazionale italiana, ci è riuscito a malapena, ancora sconvolto dalla sua morte. Ospite di un programma su YSport, il giornalista ha voluto condividere i ricordi più personali legati a Vialli: "A me piace raccontare il Gianluca che ho conosciuto come professionista. Prima come calciatore, quando lo andavo a intervistare tra Genova, Torino e Londra, e poi come compagno di viaggio". Visibilmente commosso, Caressa è scoppiato a piangere appena ha ricordato i profondi valori dell'amico: "Innanzitutto bisogna ricordare che Gianluca era un professionista di una serietà veramente impagabile. Tu capisci i campioni, quelli che vincono nella vita, in realtà hanno delle cose... Scusate". Impossibile per lui continuare il collegamento, così la giornalista in studio ha ripreso la linea: "Ti lascio un attimo Fabio, capisco il momento". 

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Il ricordo di Fabio Caressa

Sul suo profilo Instagram, Fabio Caressa ha pubblicato un altro intervento fatto ieri su Sky Sport in cui ha parlato di Vialli: "Nel percorso che abbiamo avuto insieme lui mi ha insegnato un sacco di cose, tutte cose che portavano poi al risultato. Quello che contava per Luca era ottenere risultati nelle cose che faceva, fossero investimenti, lavoro o anche l'educazione della famiglia. E voglio dare un grande abbraccio alla famiglia, la moglie e le due bambine, due ragazze, perché ormai sono grandi, e che sono sicuro che in questo momento di dolore, grande e immenso, come tutti noi porteranno il ricordo di quello che ci ha insegnato". 

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