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Sabato, 20 Aprile 2024
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‘Vivi e lascia vivere’, Elena Sofia Ricci: “La storia di Laura porta un messaggio di conforto”

L'attrice racconta il personaggio che interpreta nella nuova serie tv in onda su Rai Uno da giovedì 23 aprile in prima serata

“Mai avremmo immaginato girando questa fiction che sarebbe andata in onda in un momento così drammatico. Però la storia di Laura porta un messaggio che può essere di conforto: dopo una crisi ci si può reinventare”: Elena Sofia Ricci parla così, in un'intervista ad Adnkronos, della protagonista di 'Vivi e lascia vivere', la fiction di 6 puntate che arriva su Rai1 giovedì 23 aprile, diretta da Pappi Corsicato e coprodotta da Rai Fiction e dalla Bibi Film di Angelo Barbagallo.

Nella nuova serie ambientata a Napoli ("E’ la città dove ho debuttato, la amo profondamente", dice l'attrice), Elena Sofia Ricci è appunto Laura, una donna che lavora come cuoca all'interno di una mensa e che ha tre figli, due figli adolescenti e una più grande con la quale ha un rapporto complicato e conflittuale. Suo marito, Renato, con il quale è sposata da vent'anni, suona a bordo delle navi da crociera. Di ritorno da un misterioso viaggio, Laura convoca i figli per comunicare loro una terribile notizia: il padre non c'è più. È morto in un incendio mentre era fermo a Tenerife con la nave. L'unica strada per Laura sarà reinventarsi.

Elena Sofia Ricci: “Vanno tutelate le famiglie dei lavoratori dello spettacolo”

"Perde tutto e riparte da quello che sa fare, cucinare. Una cosa che accadrà a molti in questo periodo", racconta a proposito del suo personaggio e della situazione attuale segnata dall’emergenza sanitaria Elena Sofia Ricci che si unisce agli appelli rivolti al governo da molti personaggi del mondo dello spettacolo perché "vengano tutelate le tante famiglie di lavoratori dello spettacolo meno visibili degli attori".

“Il nostro settore sarà l'ultimo a ripartire, ci vorrà probabilmente un anno, perché il nostro lavoro non si può fare con il distanziamento sociale”, dice ancora l’attrice: “Sono amica di Walter Ricciardi da quando io avevo 15 anni e lui 18, perché non è un mistero che prima di diventare medico voleva fare l'attore. Lo stimo moltissimo ma anche loro dicono chiaramente che finché non ci sarà una cura o un vaccino sarà complicato tornare alla normalità in settori in cui l'assembramento è la normalità. Quindi ci vuole un intervento consistente dello Stato. Per pochi che come me possono magari permettersi di fermarsi un anno, il 99% dei lavoratori di questo settore non può", sottolinea ancora l'attrice.

Elena Sofia Ricci e la quarantena in casa con il marito

Elena Sofia Ricci sta trascorrendo la quarantena nella sua casa romana tra "pulizie di casa e cineforum: ma - ammette - non sono riuscita a leggere quanto vorrei".  E se la sua Laura, nella fiction, riparte dallo street food, lei nella vita reale, preferirebbe altro: "In casa il cuoco è mio marito", dice parlando di Stefano Mainetti, compositore e direttore d'orchestra italiano, autore di molto colonne sonore, con cui è sposata dal 2003. Quanto al suo rapporto con il regista Pappi Corsicato: "Siamo amici da trent'anni e non avevamo mai lavorato insieme”, racconta: “Lui è un grande artista e sul set ha creato un clima effervescente, con una carovana di personalità particolari, un gruppo di colleghi eccellenti. Il clima era molto divertente". Dopo aver interpretato Veronica Lario per Paolo Sorrentino, Elena Sofia Ricci si è calata in questa storia che sposa i toni del family classico con il noir, fino a diventare, nel finale, un vero e proprio thriller. "L'unica cosa che potrei trovare in comune tra i due personaggio è il fatto di lottare per la propria vita, per difendere la propria dignità. Ma i due personaggi non hanno nulla in comune come temperamento: Veronica Lario è notoriamente molto riservata, Laura è sfacciata".

La protagonista rifiuta l'etichetta di fiction 'femminista' per 'Vivi e lascia vivere': "La parola femminista mi rimanda in maniera violenta alla parola maschilista. Questa è una serie femminile. Ma anche i personaggi maschili avranno una evoluzione. Non è tutto oro quello che luccica, non è tutto nero quello che lo sembra. Non c'è del buonismo in questa fiction, c'è dell'opportunismo. Nel senso che tutti colgono un'opportunità dagli eventi", sottolinea, infine, l'attrice.

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