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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cinema

Venezia 2012, "È stato il figlio" di Daniele Ciprì

Storia di una famiglia palermitana alle prese con un risarcimento milionario come vittime di mafia, il film è in concorso alla 69esima Mostra del Cinema

Ambientato nella periferia di Palermo, "È stato il figlio" racconta la storia di una famiglia ale prese con un'improvvisa ricchezza, frutto di un risarcimento come vittime di mafia, dopo la morte della figlia in una sparatoria. Il film è l'adattamento dell'omonimo romanzo dello scrittore palermitano Roberto Alajmo, sceneggiato da Ciprì con Massimo Guadioso. In concorso alla 60esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.

Ecco la sinossi del film (tratta dal programma ufficiale)
La famiglia Ciraulo abita nella periferia di Palermo. Nicola, il padre, si arrabatta per mantenere tutti rivendendo il ferro delle navi in disarmo. La loro vita anche in questa realtà molto dura, è serena. Un giorno un proiettile vagante, destinato a un regolamento di conti, colpisce a morte la figlia più piccola. La disperazione è incommensurabile. Si apre uno spiraglio di speranza almeno per un cambiamento economico quando Giacalone, il vicino di casa, suggerisce a Nicola di chiedere un risarcimento per le vittime di mafia allo Stato. Dopo varie peripezie tragicomiche viene concordata la somma. Sperando di ottenere a breve il denaro, la famiglia comincia a spendere prima di incassare, indebitandosi con tutti. Nicola cade nelle mani di un usuraio, amico di Giacalone. Quando finalmente la somma arriva, una volta pagati i debiti, l’importo iniziale si è ridotto. I Ciraulo non hanno un conto in banca. I soldi giacciono sul tavolo con intorno tutta la famiglia che deve decidere come investirli. Ogni proposta viene puntualmente smontata da Nicola che solo alla fine palesa la sua idea: comperare una Mercedes. Quella macchina è simbolo di ricchezza, unico vero riscatto dalla miseria agli occhi della gente. Ma la Mercedes diventerà per i Ciraulo il simbolo della Miseria della Ricchezza, strumento di sconfitta e di rovina.

Nel cast, insieme al protagonista Toni Servillo (Nicola Ciraulo), ci sono Giselda Volodi (Loredana Ciraulo), Alfredo Castro (Busu), Fabrizio Falco (Tancredi Ciraulo) e Aurora Quattrocchi (Nonna Rosa).
  
"In questo film ho ritrovato il sapore dei personaggi che mi hanno ispirato in passato e ai quali resterò sempre legato. Ad esempio Busu ricorda molto Tirone (Il ciclista di Cinico tv) che sbrigava le faccende degli altri per racimolare qualche soldo e non aveva relazioni con le donne - spiega Daniele Ciprì - Questo mi ha dato la possibilità di sentire questa storia “mia” senza tradire la narrazione del romanzo di Alajmo. È stato il figlio è il risultato delle mie esperienze e della complicità di tutti i collaboratori che mi hanno accompagnato in questo viaggio. La famiglia Ciraulo è la famiglia che tutti potremmo essere, la proiezione del fallimento dei rapporti umani e dei limiti culturali".

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