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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Ecco la Superband di X Factor: intervista a Federico Poggipollini e Sergio Carnevale

I due musicisti non hanno dubbi: "Il cast di questa edizione è decisamente più alto. Ci sono un paio di ragazze davvero forti". E sui giudici: "Mika e Morgan i migliori. Anche Elio molto bravo, Simona Ventura l'unica fuori la scena musicale ma comunque importante per lo show"

Hanno accompagnato nelle "Home visit", le esibizioni preliminari, i 24 concorrenti ammessi alla nuova edizione di X Factor in onda da questa sera su Skyuno. Una novità assoluta per il talent e una partecipazione televisiva straordinaria quella della Superband formata da Federico Poggipollini, chitarrista storico di Ligabue, Sergio Carnevale, batterista degli Bluvertigo, Marco "Garrincha" Castellani (Le Vibrazioni) e Megahertz (tastierista dei Versus).

SERGIO CARNEVALE
Batterista, inizia la sua carriera nel 1991 con i Memorabilia e dal 1995 al 2001 si afferma con quella che diventerà la sua band storica, i Bluvertigo. Da quì una lunga collaborazione con Morgan e poi anche con Max Gazzè e Baustelle. Insieme a Federico Poggipollini è l'ideatore della Superband.

La Superband nasce nel 2006 in occasione dell'Mtv day e ha visto negli anni l'alternarsi di artisti importanti come Max Gazzè, Morgan, Saturnino Celani, Andrea Mariano (Negramaro) e Roberto Dellera (Afterhours). Provenite tutti da estrazioni musicali diverse, com'è suonare insieme?
"E' molto divertente. Non facciamo i super musicisti, semplicemente ci ritroviamo per divertirci. E' una gran bella suonata su pezzi che ci piacciono. Spaziamo dall'elettronica più estrema a band anni '60, tutte cose che abbiamo ascoltato da giovani e che sono stati i nostri punti di riferimento, brani che sentiamo ci appartengono e che suoniamo con molta semplicità. Questo è il motivo per cui è nata la Superband e per cui abbiamo deciso di portarla avanti. E' una band rinnovabile a seconda degli impegni delle persone ed è questo il bello. Quest'anno ad esempio è entrato Garrincha al posto di Roberto Dellera degli Afterhours. Io e Federico Poggipollini invece ci siamo fin dall'inizio".

Com'è nata l'idea della partecipazione a X Factor?
"Ci è stata proposta da Pierpaolo Peroni, il manager di Max Pezzali, che è anche consulente musicale a X Factor. Diciamo che non è mai stato il mio programma preferito, tantomeno il mio riferimento, però l'idea di accompagnare i cantanti con una vera band invece che con una base musicale, tipo pianobar, ci è piaciuta molto. Era quello che cercavano, ci siamo incuriositi e abbiamo accettato e devo dire che è stato davvero divertente".

Tu hai condiviso per molti anni con Morgan l'esperienza nei Bluvertigo e da lì è nata una collaborazione duratura nel tempo. Com'è stato ritrovarlo giudice di un talent come X Factor?
"Con Morgan ho fatto musica per 20 anni, prima nei Bluvertigo, poi in tutti i suoi dischi da solista e nei tour seguenti. Era un pò che nn suonavo con lui, l'ultima volta nel 2009, è stato molto bello ritrovarlo. A Berlino, dove c'è stato l'home visit su un grattacielo con Asia Argento come guest star, è successa una cosa molto carina. Ho lanciato un'idea un pò stramba e lui non ci ha pensato due volte ad assecondarmi. Non voglio svelare nulla ma lo vedrete presto durante la trasmissione..."

Cosa pensi degli altri giudici e della new entry Mika?
"Sono tutti in gamba. Mika è bravissimo e penso sia davvero una sferzata di novità ed energia. Di Elio, che dire, è un musicista a tutto tondo, lo stimo molto. Simona Ventura è l'unica ad essere fuori la scena musicale ma è comunque un personaggio perfetto per il programma, sia a livello televisivo perchè una figura molto forte, ma anche perchè la musica appartiene a tutti e quindi è fondamentale anche un parere esterno".

Avete accompagnato i 24 concorrenti nelle loro esibizioni preliminari. C'è qualcuno ti ha colpito particolarmente e pensi possa essere una bella sorpresa?
"Il cast di questa edizione è più alto rispetto altri anni, questo a detta di tutti. Ci sono ragazzi determinati e bravi. Mi sono ritrovato un pò in ognuno di loro, agli inizi, che sperano in un'occasione importante e queste emozioni le vivi davvero. Ci sono diversi cantanti che meritano, per me ce ne sono 3 che arriveranno fino in fondo ma per ora i nomi li tengo per me. Sono ragazze, ma faccio il tifo per tutti e vinca il migliore!".

FEDERICO POGGIPOLLINI
Chitarrista e cantautore, inizia a 22 anni con i Litfiba per poi passare nella storica band di Luciano Ligabue con il quale inizia un lungo sodalizio musicale che continua ancora oggi. Nel frattempo ha intrapreso anche una strada da solista realizzando 3 album, l'ultimo "Caos Cosmico" nel 2009 e proprio in questi giorni sta ultimando l'ultimo disco come solista.

Fai musica da anni, hai iniziato con i Litfiba, poi il lungo sodalizio con Ligabue che è certamente uno dei migliori artisti del panorama musicale italiano, la tua natura è chiaramente legata al palcoscenico e al contatto con il pubblico duranti i concerti. Cosa pensi di questo nuovo modo, quello dei talent appunto, per trovare nuovi cantanti?
"E' una cosa diversa, ma si parla sempre di musica e quindi è giusto dare la possibilità a chiunque di avvicinarsi a questo mondo. Ho accettato perchè è comunque una forma di informazione e cultura e mi ci sono dedicato in maniera molto professionale. Abbiamo cercato di dare un suono ad ognununo di loro, riproponendo cover con un nostro contributo arrangiativo per permettere ai cantanti di trovarsi a loro agio e questo sicuramente è stato un valore aggiunto. Cantare con una band alle spalle è certamente diverso che cantare con una base e credo sia stato importante anche per i giudici".

Molti artisti snobbano i talent musicali, in effetti diversi ragazzi si ritrovano da un giorno all'altro in vetta alle classifiche con un album già fatto... Il modo di approcciare all'industria musicale per un giovane emergente oggi è diverso. Pensi che la musica deve adeguarsi a queste nuove dinamiche?
"Il talent è solo una verifica, i cantanti che si presentano e vengono scelti hanno già un loro background musicale, hanno già un approccio con i live. Non hanno ancora trovato la loro strada ma sono comunque dei talenti, quindi perchè no? E' una grande opportunità, un lancio mediatico importante, poi sta a te tirar fuori il tuo e sopravvivere in questo mondo che non è per tutti. Io non sono contrario, è una grande vetrina, anche Sanremo se vogliamo è un pò così..."

Cosa consigli a un giovane appena uscito da un talent musicale?
"Consiglio di essere determinato e avere il prima possibile una direzione musicale molto inerente alla propria persona. Molti non riescono ad andare più avanti perchè la casa discografica cerca una strada e non sempre è adatta al personaggio. La difficoltà è quella... Va bene avere una bella voce, essere un bel personaggio, ma non avendo ancora un grande repertorio la differena la fa chi ha le idee molto chiare. In questa edizione ho visto diversi ragazzi con un grande potenziale e anche molto determinati".

Un pronostico sui concorrenti che hai conosciuto? C'è qualcuno che ti ha colpito particolarmente?
"Sì, mi hanno colpito diverse persone. Per ogni squadra ci sono delle vere chicce, almeno uno/due cantanti con una marcia in più sia vocalmente che come presenza, stile, interpretazione e soprattutto determinazione che, ripeto, è fondamentale. Bisogna avere gli occhi infuocati per fare questo mestiere"

Se ti proponessero di fare il giudice a X Factor?
"Lo farei senza pensarci. E' stimolante, si parla di musica e mettere la tua esperienza a disposizione degli altri significa mettersi ancora una volta in gioco. E poi dietro ho visto che c'è un grande lavoro, ma soprattutto c'è passione e divertimento e queste sono le due qualità principali della musica".

In quale dei giudici ti ritrovi di più?
"Sono tutti molto bravi, ognuno ha la sua particolarità. Diciamo che mi ritrovo a metà tra Mika e Morgan, ma forse più vicino a Morgan, con lui ho molte affinità musicali".

Ultima domanda, più "personale": Piero Pelù o Ligabue?
"Sono due amici per me e lo sono anche tra di loro. Con Piero Pelù e i Litfiba ho avuto il mio vero esordio come musicista professionista, anche se il mio ruolo nella band era di eseguire brani già scritti e arrangiati. Con Ligabue ho condiviso 20 anni di partecipazione globale, un vero percorso di crescita artistica. Quando ho iniziato a suonare con Luciano, infatti, lui era già conosciuto dal grande pubblico, anche se il successo che ha oggi lo ha raggiunto con me. Insieme abbiamo fatto 'Buon compleanno Elvis', l'album che lo ha consacrato. Con lui interagisco da anni anche a livello di scelte, parti arrangiative. Devo molto a entrambi, senza dubbio".

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