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Giovedì, 25 Aprile 2024
Le previsioni

Il caldo che ci aspetta dal 14 luglio e quando finirà

È in arrivo una nuova "ondata africana", effetto dell'anticiclone proveniente dal deserto algerino. Quanto durerà, le temperature attese, il pericolo dei temporali di calore e gli effetti sulla crisi idrica in atto: ne abbiamo parlato con Edoardo Ferrara, fisico teorico e meteorologo

Lo scenario meteorologico sull'Italia è destinato a cambiare, dopo la breve "rinfrescata" dei giorni scorsi caratterizzata da valori termici sostanzialmente in media col periodo, gradevoli grazie anche ai livelli di umidità non troppo elevati. Nelle prossime ore è attesa una nuova impennata delle temperature, con i termometri pronti a schizzare, questa volta diffusamente, oltre i 38 gradi, ma localmente anche fino a 41-42 sulle pianure del Nord e sulle zone interne di Sardegna e Sicilia. È l'effetto dell'aria calda proveniente dal deserto algerino, in risalita verso il nostro Paese, dopo la breve tregua grazie all'anticiclone arrivato dalle Azzorre.

Il caldo intenso in arrivo dal 14 luglio (e quando finirà)

Il caldo da bollino rosso è atteso soprattutto durante il prossimo weekend del 16-17 luglio e con l'inizio della prossima settimana, quando l'anticiclone africano tenderà ad estendere la sua bollente influenza a tutta l'area mediterranea, spingendosi addirittura verso l'Europa centro-orientale. Sarà in questo frangente che il caldo si farà davvero intenso, con picchi di temperature elevati su gran parte d'Italia. Quanto durerà questa nuova ondata di calore e che caratteristiche avrà? Per capirne di più abbiamo fatto qualche domanda a Edoardo Ferrara, fisico teorico e meteorologo di 3bmeteo.com.

È in arrivo una nuova ondata di caldo africano, dopo la breve "rinfrescata" dei giorni scorsi? Cosa dobbiamo aspettarci?

"Sì, da giovedì 14 luglio torna l'anticiclone africano e con esso la canicola. Giorno dopo giorno le temperature saliranno inesorabilmente, dapprima al Nord e sul versante tirrenico, ma entro il weekend un po' su tutta Italia".

Secondo le previsioni al momento disponibili, è probabile che si supereranno per intensità e durata gli eccezionali effetti del caldo tra fine giugno e i primi di luglio? Sarà l'ondata di caldo più potente del 2022?

"Al momento questa ondata di calore sembra simile a quella di fine giugno, quantomeno come picchi, ma potrebbe anche essere più duratura. È prematuro stabilire se sarà la più potente del 2022, siamo a malapena a metà della stagione estiva".

Quali temperature sono attese e di quanto saranno superiori alla media del periodo, nel dettaglio?

"Già entro venerdì sono previsti picchi di 36-38°C sulle zone interne, specie Valpadana, Toscana, Umbria, Lazio, Sardegna e Foggiano, ma dal weekend non si escludono punte di 39-40°C sulle aree interne non solo del Centrosud, ma anche del Nord Italia. Si tratta di valori superiori alle medie talora anche di 8-10°C. La canicola non risparmierà le aree montuose, sebbene chiaramente smorzata. Punte di oltre 29-30°C saranno possibili anche a 1000 metri, fino a 25-27°C a 1500-1600 metri, con zero termico che supererà agilmente i 3500-4000 metri, dapprima soprattutto sulle Alpi, poi anche sull'Appennino. Un ulteriore duro colpo ai ghiacciai, già duramente provati da un semestre tra i più caldi mai registrati. Il caldo si farà sentire anche durante le ore serali, specie nella aree urbane dove il mix di rilascio di calore dagli edifici e l'aumento fisiologico dell'umidità relativa aumenteranno la sensazione di disagio fisico. Alle ore 20-21 si potranno ancora avere 29-30°C, se non superiori, nelle città. Contestualmente aumenteranno le temperature minime notturne, che potranno non scendere sotto i 23-24°C, in particolare sempre nelle grandi aree urbane ma anche lungo i litorali: si tratta di valori minimi tipici delle aree tropicali".

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(In foto, la situazione meteo prevista nel weekend del 16-17 luglio 2022. Da 3bmeteo.com)

Ci saranno anche temporali di calore? Di cosa si tratta?

"Qualche temporale di calore potrà interessare essenzialmente Alpi, Prealpi, con occasionale sconfinamento alle aree pedemontane, al netto dei rovesci e temporali previsti tra oggi e domattina al Centrosud. Si tratterà di fenomeni talora violenti, ma assai localizzati, che certamente non risolveranno il problema siccità (per quello ci vorrebbero piogge uniformi e continuative). Il temporale di calore si sviluppa quando l'accumulo di caldo al suolo genera una turbolenza, quanto basta per alimentare la nube temporalesca. Questa dinamica viene favorita dai pendii alpini, oltre che dal surriscaldamento del suolo: non a caso i temporali di calore sono più probabili in montagna e nel tardo pomeriggio". 

L'anticiclone africano, con tutto il suo carico rovente, è destinato a rimanere a lungo nel mese di luglio?

"Secondo le ultime proiezioni, almeno fino a mercoledì 20 luglio. A seguire si apre un ventaglio di possibilità ancora tutte da valutare, ma non è escluso uno smorzamento quantomeno parziale della canicola, con l'arrivo di qualche temporale in più a partire da Nord".

Queste anomalie termiche, con la totale stabilità atmosferica e la mancanza di piogge, aggraveranno la siccità e la crisi idrica soprattutto sulle regioni nord-occidentali?

"Certamente sì, la situazione si fa decisamente preoccupante. A questo punto ormai bisogna puntare sul prossimo autunno".

Il pianeta si sta riscaldando da decenni e molto probabilmente continuerà a farlo. Ridurre le emissioni di gas serra è la soluzione al problema del riscaldamento globale. Stiamo facendo abbastanza?

"No, si studiano piani attuativi e politiche di contenimento, ma nella maggior parte dei casi restano solo parole. Ad ogni modo, a prescindere dalle scelte politiche, possiamo anche noi nel nostro piccolo assumere comportamenti corretti, come evitare inutili sprechi energetici e di risorse quali l'acqua".

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