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Giovedì, 28 Marzo 2024
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L'Europa in ginocchio per il gelo: almeno 20 morti, ma in Siberia arriva il caldo

“Big Snow”, “La bestia dell’Est” o “l’Orso di Siberia”, i media di tutta Europa hanno dato nomi diversi a questa perturbazione gelida che sta tenendo in scacco tutti dal Baltico al Mediterraneo

L'ondata di gelo che sta attraversando l'Europa non sta risparmiando nessuno. Dal mar Baltico al Mediterraneo, il freddo siberiano non ha dato tregua, anzi, è stato la causa di almeno 20 decessi

I nomi

I media britannici hanno soprannominato questo freddo “La bestia dell’Est”, quelli olandesi “l’Orso di Siberia”, quelli svedesi l’hanno denominato “cannone sparaneve” e in Francia “Mosca-Parigi”.

Termometro in picchiata

Le temperature sono restate molto al di sotto dello zero nella notte tra ieri e oggi. In Germania si è scesi a -24 gradi, -29 gradi in Estonia, -18 in Repubblica ceca. Da venerdì sono morte nove persone in Polonia, cinque delle quali tra lunedì e martedì, quattro in Francia, cinque in Lituania, tre in Repubblica ceca, due in Romania e un senzatetto in Italia. Il gruppo gasiero russo Gazprom ha annunciato di aver battuto negli ultimi sei giorni i record di esportazione giornaliera verso l’Europa. Lunedì sono stati convogliati verso i paesi europei 666,8 milioni di metri cubi.

Ondata di caldo in Siberia

Mentre in Europa si gela, un’ondata di caldo senza precedenti incombe in questi giorni sull’Artico e obbliga i climatologi a riconsiderare anche le più pessimistiche previsioni sui cambiamenti climatici. La preoccupazione principale degli scienziati riguarda il vortice polare – quei venti gelidi che d’inverno ghiacciano l’area più settentrionale dell’emisfero – che potrebbe essere stato scomposto in tanti mini vortici polari a causa del riscaldamento globale. Uno di questi – spiega il Guardian – ha raggiunto l’Europa e investito anche gli stati più meridionali del continente, mentre nelle zone geografiche solitamente gelide, le temperature sono decisamente più miti: in Siberia si registrano temperature fino a 3 gradi Celsius superiori alla media (non è un errore di battitura) mentre in Groenlandia dall’inizio dell’anno ci sono state ben 61 ore sopra lo 0 termico, il triplo di sempre. I climatologi non hanno parole per definire la situazione: “folle”, “innaturale”, “semplicemente scioccante”. 

“Un'anomalia”

“Si tratta di un’anomalia nell’anomalia. E’ ampiamente al di fuori di qualsiasi statistica storica e questo suggerisce che ci saranno ulteriori sorprese se continueremo a colpire la bestia arrabbiata e ferita che è il nostro clima”, ha spiegato Michel Mann, direttore dell’ Earth System Science Center della Pennsylvania State University, “l’Artico ci sta inviando un avvertimento molto chiaro”. Il Guardian prosegue portando esempi: a Cape Morris Jesup, la punta più settentrionale della Groenlandia, la colonnina di mercurio negli ultimi giorni era ben più alta che a Londra o Zurigo, che si trovano migliaia di chilometri più a Sud. Le cause e le conseguenze di questa situazione sono allo studio. La questione principale è capire se siamo in presenza di un indebolimento o addirittura un collasso del vortice polare: il vortice infatti dipende dalla differenza di temperature tra l’Artico e le medie latitudini, differenza che si sta assottigliando poiché il Polo Nord si riscalda a velocità superiore a qualsiasi altra zona della Terra. Se ovunque le temperature media sono aumentate di circa 1 grado, al Polo nord siamo già attorno ai 3 gradi e secondo la Nasa il ghiaccio artico si sta sciogliendo del 13,2% per decennio. Finora molto controversa, l’ipotesi quindi di una situazione invertita, nota come “Artico caldo e continenti freddi”, si fa sempre più strada tra gli scienziati e i modellisti lavorano a nuovi scenari.

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