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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Una primavera "artica": l'apice del freddo porta la neve

L'apice della martellata di maltempo si avrà comunque domani mercoledì 7 aprile e da giovedì tornerà l'anticiclone. Ma l'instabilità potrebbe accentuarsi ancora una volta nel weekend

Colpo di coda dell'inverno con piogge, neve e venti forti. Dopo giorni di sole e temperature gradevoli è tornato il freddo e in molte zone dell'Italia le temperature sono letteralmente crollate. Colpa di una massa di aria fredda associata a una saccatura di origine polare attualmente localizzata a Nord delle Alpi e che scenderà gradualmente verso Sudest, portandosi sul medio-basso Adriatico nella serata di domani e in seguito si allontanerà verso i Balcani.

La discensa della struttura depressionaria causerà una forte ventilazione dai quadranti settentrionali sulle Alpi nordoccidentali e sul Piemonte orientale tra oggi pomeriggio e domani mattina, con condizioni di foehn estese anche alle zone pianeggianti adiacenti. Secondo l'Arpa, il calo termico sarà l'effetto più rilevante con i valori di temperatura minima localmente inferiori a 0 in pianura per i prossimi due giorni.

Allerta per vento, neve e mareggiate anche in Emilia Romagna. Dopo il calo delle temperature e la pioggia che ha caratterizzato la giornata di oggi in alcune zone della regione, dalle prime ore di domani si prevede un'intensificazione repentina del vento di bora, a livello di burrasca forte sul mare e lungo la fascia costiera, e con raffiche forti sull'Appennino. La ventilazione si attenuerà dal primo pomeriggio. Possibili poi le nevicate sui rilievi al di sopra dei 4-500 metri, di debole intensità, sulle alture romagnole. Infine, si prevedono mareggiate lungo la costa. 

In Trentino Alto Adige la colonnina di mercurio intanto è scesa fino a -23 gradi, una delle più basse in assoluto di quest'inverno. A Bolzano, dove fino a cinque giorni fa si registravano 26-27 gradi, oggi la temperatura non supera i 10 gradi. Stesso valore anche a Trento. Situazione meteo in rapido peggioramento sul Friuli Venezia Giulia con cielo ovunque coperto, piogge temporalesche e neve anche a basse quote e in pianura mentre le temperature sono in rapido calo: attorno ai 1-3 gradi positivi nei capoluoghi, sotto zero, invece, in montagna. La situazione peggiore la sta vivendo Trieste dove ha imperversato la bora intorno ai 50 chilometri l'ora con forti raffiche. 

L'allerta meteo della protezione civile

La protezione civile della Toscana ha emanato un'allerta per vento e stato del mare ma anche per neve. Nel corso della giornata si prevedono venti da nord est con raffiche fino a 60-80 chilometri orari su tutto il territorio con punte di 90 allo sbocco delle vallate appenniniche e localmente sulle colline. Sono attese mareggiate lungo le coste del litorale e un sensibile calo delle temperature. Tanto che nel versante appenninico di confine con l'Emilia-Romagna la sala operativa di Protezione civile ha diramato un'allerta codice giallo per rischio neve nel Mugello e in Casentino. Possibilita' di leggere nevicate, in esaurimento nell'arco di poche ore, anche sulle zone collinari della provincia di Arezzo (400-600 metri) e intorno all'Amiata (700-800 metri).

Per le Marche e l'Umbria sono attese forti piogge, più intense sui rilievi, dove non è sono escluse precipitazioni nevose, anche a bassa quota.

L'arrivo dell'aria fredda non risparmierà, secondo gli esperti il Sud, dove la situazione si annuncia critica. L'arrivo dell'aria artica darà luogo ad un sensibile abbassamento delle temperature, tanto che sui rilievi campani tornerà la neve fino a quote collinari; in Calabria neve fin sugli 800 m di altitudine. In Sicilia, invece, l'irruzione fredda sarà più attenuata anche se soffieranno venti di Tramontana.

Questa perturbazione di origine artica che sta investendo l'Italia rischia però di danneggiare l'agricoltura che ora si sta preparando al 'risveglio' vegetativo. L'allarme lo lancia la Coldiretti che spiega come il brusco abbassamento delle temperature e l'arrivo del gelo in pianura comprometta la futura produzione di fragole ma colpisce anche ciliegi, albicocchi, peschi e mandorli gia' fioriti. A farne le spese anche gli ortaggi coltivati come lattughe, asparagi, bietole, cavoli, spinaci, fave e piselli.

Fino a quando durerà il maltempo

Il fronte artico giunto nella giornata di martedì proseguirà la sua corsa verso sudest ma il tempo si manterrà a tratti instabile soprattutto al Centro-Sud e le basse temperature saranno causa di nuove occasioni per nevicate a quote basse o collinari lungo la dorsale appenninica. Clima dunque molto frizzante su tutta Italia ad eccezione di tratti della Sicilia, mentre la ventilazione si manterrà tesa o forte in prevalenza di Maestrale.

L'apice della martellata di maltempo si avrà comunque domani mercoledì 7 aprile e da giovedì tornerà l'anticiclone portando un tempo più stabile. Come spiegano i metereologi di 3bmeteo il tempo si stabilizzerà, i venti si attenueranno e gli spazi soleggiati diverranno protagonisti su quasi tutte le nostre regioni, ad eccezione però dell'alto versante tirrenico. Qui la disposizione delle correnti da sudovest trasporterà addensamenti di tipo marittimo verso Liguria e alta Toscana. Farà eccezione inoltre una residua circolazione nordorientale sullo Ionio che potrà innescare addensamenti sulla Sicilia orientale, seppur a carattere innocuo

Ma nel weekend l'anticlone potrebbe già cominciare a cedere: ne conseguirà un certo incremento della nuvolosità venerdì al Nord e in Sardegna, con possibile ulteriore peggioramento nel weekend a partire dal Nordovest, e piogge e rovesci in estensione entro la fine della settimana a buona parte del Centro-Nord.

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