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Martedì, 23 Aprile 2024
Venezia

Inferno nell'alto Adriatico: Venezia va sott'acqua, a Jesolo spiagge devastate

Continua l'ondata di maltempo: domani ancora instabilità sulle regioni del Nord e Tirreniche con nuove piogge e neve in montagna

L'acqua alta è tornata ad invadere Venezia che vissuto una giornata di inferno con la marea che ha raggiunto il picco di 138 centimetri sul medio mare 16:40 di oggi a causa del rinforzo anomalo del vento di bora. Per la città di Chioggia si prevedono circa 10cm in più. 

Articolo aggiornato alle 17:33

Acqua alta a Venezia: marea eccezionale

Quando eran stati sorpassati i 130 centimetri sul medio mare a Venezia la città è finita sott'acqua. Il Mose non è entrato in funzione perché la marea non era stata prevista di tale portata e ci vogliono ore per mettere in funzione il complesso sistema di dighe che necessità di ore di tempo per alzarsi. Gli esperti si aspettavano infatti un massimo di 125 centimetri, ora invece la città affronta un'evento eccezionale senza protezioni.

"Perché oggi il Mose non è stato azionato? Siamo in una fase sperimentale, nella quale si alza quando c'è una previsione di 130 centimetri: l'allerta viene data 48 ore prima, per permettere non solo di emettere le ordinanze per la navigazione ma anche per convocare le squadre operative" ha spiegato Cinzia Zincone, a capo del Provveditorato alle opere pubbliche del Nordest.

Una prassi che trova profondamente contrario il Procuratore della Basilica di San Marco Carlo Alberto Tesserin: "1,30 cm per far alzare il Mose non vanno bene, la basilica di San Marco non regge a queste continue acque alte che portano salsedine che si 'mangia' la Basililica". "Bisogna modificare il limite per far alzare il Mose, ma anche a 1,15 non si risolve il problema per la Basilica: bisogna realizzare l'innalzamento di tutta piazza San Marco e deve essere approvato in tempi brevi il nostro progetto per la Barriera trasparente e temporanea di fronte alla basilica che abbiamo pronto da tempo, e prima che sia troppo tardi ".

acqua alta a venezia screenshot da la7-2

La situazione meteorologica è in continua evoluzione: la giornata sarà caratterizzata da piogge intense in tutto il territorio come nei giorni precedenti. Già nel fine settimana, il maltempo ha provocato ingenti danni in tutta la provincia: tra allagamenti che sono stati registrati e mareggiate che hanno colpito e devastato il litorale, finendo per "mangiarsi" decine di migliaia di metri cubi di sabbia. 

Il presidente di Unionmare Veneto Alessandro Berton sottolinea gli enormi danni della mareggiata a Jesolo, Eraclea e Sottomarina.

mareggiata dicembre 2020 jesolo2-2

Come spiega Veneziatoday a Jesolo, nella zona della Pineta sono stati erosi 50mila metri cubi di sabbia. A Eraclea, il Comparto Sa1 (intercomunale Eraclea - Jesolo), di fatto non esiste più. A Sottomarina è stata colpita, in particolare, la zona di Isola Verde, dove sono completamente scomparsi almeno trenta metri di arenile. Salvate dall’erosione le spiagge di Caorle e Bibione, anche se, alla pari delle altre, dovranno affrontare il pesante smaltimento del materiale legnoso lasciato lungo la battigia. 

Continua il maltempo sull'Italia

Mercoledì previsto ancora instabilità sulle regioni del Nord e Tirreniche con nuove piogge e neve in montagna. Giovedì il maltempo si sposterà al Centro Sud.

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