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Sabato, 20 Aprile 2024
Ansia / Catania

Allerta Medicane, la Sicilia si prepara all'uragano: previsioni oggi e domani

L'allerta è massima per venerdì, quando il vortice dovrebbe raggiungere le coste. Il ciclone si sta intensificando e potrebbe fare danni come Ionas, il medicane che colpì la Grecia con venti a 180 chilometri orari. Il consiglio degli esperti: chiudersi in casa

La Sicilia Orientale si prepara al Medicane, ovvero a un ciclone tropicale. L'allerta è massima per domani, quando il vortice dovrebbe raggiungere le coste. Ieri c'era un gran sole a Catania. "Adesso c’è un momento di attenuazione - spiegava il capo della protezione civile Fabrizio Curcio appena arrivato in prefettura - ma i nostri modelli meteo ci dicono che l’evento tornerà". Per oggi giovedì 29 ottobre l’allerta resta arancione, domani venerdì 30 ottobre si teme un peggioramento. Ci si prepara al peggio e il sindaco ribadisce l'appello: "Restate in casa". Scuole e uffici pubblici saranno chiusi.

Medicane Sicilia: le previsioni per oggi e domani

Il vortice ciclonico che sta imperversando con estrema violenza sulla Sicilia orientale, dopo una temporanea perdita di forza, dalle prossime ore si rinforzerà ulteriormente e raggiungerà la Sicilia nel corso di venerdì. Da giovedì il ciclone si incamminerà verso l'isola con il rischio che diventi un pericoloso medicane, termine che deriva dalla fusione delle parole inglesi MEDIterranean hurriCANE, letteralmente "uragano del Mediterraneo" in quanto per le caratteristiche fisiche della struttura atmosferica ricorda le formazioni sugli oceani. 

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"Se ciò dovesse concretizzarsi il maltempo diventerà davvero ancora pesante soprattutto sulla Sicilia centro-orientale, settentrionale e poi sulla Calabria ionica, che verranno sferzate da venti tempestosi, piogge battenti e insistenti per oltre 24-48 ore. Se giovedì pioverà diffusamente soltanto sulla Sardegna, sarà venerdì la giornata cruciale nella quale il possibile medicane, posizionato proprio sulla Sicilia, scatenerà tutta la sua violenza sull'isola e sulla Calabria ionica", dicono gli esperti de ilmeteo.it. Il resto d'Italia invece è riparato dall'alta pressione.

Dopo giorni di dubbi e punti interrogativi, la maggior parte dei modelli climatici ora converge in un’unica direzione: quello che si sta creando a sud della Sicilia è un medicane, un ciclone tropicale del Mediterraneo, e secondo gli ultimi dati punta dritto sulle coste dell’isola. È un gigantesco vortice, capace di portare venti di oltre 120 chilometri orari e anche più di 500 millimetri di pioggia, che si sta creando in mare aperto tra la Sicilia e Malta e "l’ultima traiettoria disponibile, anche se speriamo cambi, dice che impatterà sulle coste del sud della Sicilia intorno a venerdì" dice a Repubblica Mario Marcello Miglietta, ricercatore dell’Isac Cnr esperto di cicloni, che aggiunge come "al momento sia un ibrido, con caratteristiche simili a quelli tropicali". Ma si sta intensificando e "potrebbe fare danni come Ionas, il medicane che l’anno scorso colpì la Grecia con venti a 180 chilometri orari".

Pur essendo simile a un uragano tropicale, un Medicane non è la stessa cosa, perché nel Mediterraneo non si riceve abbastanza calore dal basso, dal mare, e abbastanza spazio per svilupparsi, a differenza di quelli che si formano sull’Atlantico. "Un uragano per essere definito medicane deve avere una struttura da ciclone tropicale, ovvero un occhio ben definito, una bassa pressione molto profonda e un nucleo centrale caldo" continua l'esperto. "Se ne verificano 1,5 in media ogni anno, ma l’intensità con cui colpiscono cresce". Secondo le ultime previsioni rimarrà sulla Sicilia 24-36 ore, per poi spegnersi pian piano.

Il consiglio degli esperti è chiaro: chiudersi in casa.

Le previsioni provincia per provincia

Restano come detto delle incertezze legate alla traiettoria del vortice, le zone interessate da una nuova severa ondata di maltempo dovrebbero essere Calabria e Sicilia orientale. "Su queste aree a partire da giovedì sera e nel corso di venerdì ci attendiamo condizioni di maltempo talora severo con piogge e temporali talora a carattere di nubifragio e venti burrascosi, con raffiche anche di oltre 100km/h sullo Ionio e violente mareggiate sulle coste esposte - dicono gli esperti di 3bmeteo -  Per quanto riguarda la Sicilia attenzione particolare a Catania e provincia, che insieme a quella di Siracusa ha maggiori possibilità di coinvolgimento dal Medicane. Non esclusi ulteriori picchi pluviometrici ancora una volta superiori ai 150-200mm con possibili criticità idrogeologiche, frane e allagamenti, oltre ai potenziali danni arrecati dal forte vento con raffiche anche di oltre 70-80km/h sulle coste e violente mareggiate (onde di oltre 2-3 metri). Prestare dunque massima attenzione a queste zone".

"Attenzione particolare anche al messinese ionico" - prosegue Ferrara di 3bmeteo.com - "anche qui il maltempo potrà colpire duro soprattutto tra venerdì e la notte su sabato con piogge molto intense e venti burrascosi. Maltempo anche sul messinese tirrenico ma in genere meno incisivo. Da segnalare il maltempo anche sul palermitano, tutto l'ennese il ragusano e l'area di Caltanissetta, con piogge e rovesci associati a venti sostenuti tra Levante e Tramontana. In generale meno coinvolti agrigentino e trapanese dove tuttavia non mancheranno precipitazioni talora abbondanti e raffiche di vento, ma non intense quanto il versante ionico dell'Isola".

L'aeronautica militare ha fatto sapere che sullo Stretto di Sicilia è in atto una burrasca da Est forza sette. Sono in atto anche isolati temporali con colpi di vento su stretto di Sicilia e Tirreno Meridionale Ovest. Le regioni costiere interessate sono Sicilia occidentale e Sardegna orientale. Dopo l'uragano che si è abbattuto su Catania martedì l'allerta è massima per una nuova perturbazione.

Canale di gronda: Catania poteva essere risparmiata?

Catania poteva essere risparmiata? Se lo domanda la Stampa. L'ultimo rapporto del Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente, che risale all'estate scorsa, evidenzia che la Sicilia ha "consumato" ulteriori 400 ettari di suolo tra il 2019 e il 2020, al settimo posto tra le Regioni italiane. Cento ettari a Catania e nell'hinterland dove la maggiore crescita, che significa più cemento e meno terreni che assorbono acqua, è avvenuta a Gravina di Catania, il paese dove è morto Paolo Grassidonio, che ha il 50% di territorio "impermeabilizzato", seguita da Sant'Agata li Battiati, Aci Bonaccorsi, San Giovanni La Punta, Tremestieri Etneo, Mascalucia, San Gregorio.

Tutti sono Comuni collinari che starebbero dall'altra parte del "Canale di gronda", se fosse funzionante. Si tratta dell'opera che se completata avrebbe potuto almeno rendere meno gravi gli effetti del fiume di acqua e fango che martedì ha attraversato il centro storico di Catania: un tubo di 9 km che dovrebbe intercettare a monte della città le acque piovane dei paesi dell'hinterland e di quelli etnei, cresciuti a dismisura negli ultimi 40 anni perché ci sono andate a vivere le nuove generazioni di catanesi, non facendole arrivare a Catania.

Tutti gli aggiornamenti sul maltempo e sul Medicane sono su CataniaToday

Il tweet per fermare le partenze dei migranti

Alarm Phone in un tweet scritto in arabo sconsiglia le eventuali partenze di imbarcazioni dal Nordafrica: "Stato di massima allerta in mare: La forza massima di un ciclone extratropicale è attesa tra giovedì 28 e venerdì 29 ottobre, con venti forti e onde oltre i 5 metri che interesseranno il Canale di Sicilia, il Mar Ionio e il Mar Libico. Non navigare!"

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