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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il riepilogo

10 notizie dal mondo che non sono finite in prima pagina

Dal colpo di Stato in Burkina Faso ai colloqui diplomatici con i talebani, i principali fatti della settimana che hanno avuto meno rilevanza sulla stampa

Colpo di Stato in Burkina Faso, è il quinto nella regione africana in poco più di un anno

Lunedì scorso (24 gennaio) le Forze armate del Burkina Faso hanno destituito il presidente Cristian Roch Kaboré, accusato di non essere stato in grado di riportare la pace nel Paese e porre fine all'insurrezione degli integralisti islamici affiliati ad Al Qaeda e allo Stato islamico. A guidare il golpe il colonnello Paul-Henri Damiba, presidene del Movimento Patriottico per la Salvaguardia e il Restauro (Mprs), che ha promesso un ritorno all'ordine costituzionale "quando ci saranno le condizioni giuste". Negli ultimi 18 mesi, i militari hanno preso il potere anche in Mali, Ciad, Sudan e Guinea.

Siria, le milizie curde riprendono il controllo della prigione conquistata dall'Isis

Le forze democratiche siriane (SDF), milizie curde sostenute dagli Stati Uniti in Siria, hanno ripreso il controllo della prigione di Gweiran , che era stata in parte conquistata dai miliziani dello Stato Islamico, che la settimana scorsa erano riusciti a prendere il controllo dell'ala nord con un attacco condotto con due kamikaze. Nella struttura, che si trova ad Hasaka, nel nord del Paese, sono detenuti circa 5mila combattenti della forza fondamentalista, tra cui molti foreign fighters, ma anche i loro figli e le loro compagne, e quindi al suo interno ci sono molti bambini. Il portavoce delle milizie curde ha detto che ancora non si conosce la nazionalità degli oltre 300 sospetti militanti dell'Isis uccisi nell'operazione, o se ci sono bambini tra i morti.

Primi colloqui diplomatici dei talebani in Europa

Nella loro prima visita in Europa da quando sono tornati al potere, lunedì (24 gennaio) i talebani hanno tenuto colloqui storici con i diplomatici occidentali a Oslo, in Norvegia, sulla crisi umanitaria in Afghanistan. Formalmente non si tratta di un riconoscimento del regime islamista, che però ha definito l'evento un “risultato in sé”. La comunità internazionale ha insistito sulla necessità che Kabul rispetti i diritti umani prima che gli aiuti possano riprendere poiché la fame minaccia più della metà della popolazione afghana. I talebani hanno tenuto colloqui con rappresentanti di Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Germania, Italia, Unione Europea e Norvegia.

Cittadino francese condannato a dieci anni in Iran per spionaggio

Martedì un tribunale iraniano ha condannatoa otto anni e otto mesi di carcere il cittadino francese Benjamin Briere per spionaggio. L'avvocato dell'uomo ha definito la sentenza il risultato di un processo giudiziario parziale e altamente politicizzato. Briere, 36 anni, è detenuto in Iran dal maggio 2020, quando è stato arrestato dopo aver pilotato un helicam - un mini elicottero telecomandato utilizzato per ottenere immagini aeree o in movimento - nel deserto vicino al confine tra Turkmenistan e Iran. L'uomo è in sciopero della fame e la famiglia teme per la sua salute.

La Corea del Nord presiederà la conferenza Onu sul disarmo

La Corea del Nord è stata scelta per essere uno dei Paesi che si alterneranno alla presidenza di una conferenza delle Nazioni Unite sul disarmo, assumendo il ruolo dopo anni in cui il regime di Kim Jong Un ha continuato a espandere costantemente il suo programma nucleare e ignorando le risoluzioni delle Nazioni Unite continuando ad attuare test sui missili balistici. Proprio giovedì Pyongyang ha lanciato quelli che sembravano essere due missili balistici a corto raggio, in quello che sarebbe stato il sesto round di test missilistici questo mese.

Condannati i paramilitari del Guatemala che stuprarono decine di donne indigene

La più alta corte del Guatemala ha condannato cinque ex paramilitari a 30 anni di carcere per aver violentato decine di donne indigene Maya durante la guerra civile del paese negli anni '80. Gli uomini erano membri delle cosiddette Pattuglie di Autodifesa Civile, gruppi armati formati e sostenuti dai militari. Le 36 vittime avevano un'età compresa tra 12 e 52 anni quando sono avvenuti i crimini. Circa 200mila persone sono state uccise o sono scomparse nel conflitto durato dal 1960 al 1996. La maggior parte di loro erano membri di gruppi indigeni, presi di mira dall'esercito e dai paramilitari di destra, accusati di sostenere la guerriglia di sinistra.

Disastro ambientale in Thailandia, migliaia di litri di petrolio in mare

Nel golfo di Thailandia è avvenuto un disastro ambientale dopo che martedì c'è stata un fuoriuscita di petrolio da un oleodotto sottomarino vicino a un'area industriale nella provincia di Rayong. L'oleodotto appartiene alla Star Petroleum Refining Public Company Limited (SPRC) che ha stimato che circa 20mila litri di petrolio galleggiano in superficie e devono essere ripuliti. La chiazza ha già raggiunto una delle principali spiagge della nazione, Mae Ramphueng, dove è stato dichiarato lo stato d'emergenza.

La Russia ha emesso un mandato di cattura anche per il fratello di Alexei Navalny

Il fratello di Alexei Navalny, l'oppositore di Vladimir Putin che si trova in carcere i Russia, è stato a sua volta inserito nella lista dei ricercati del Paese. Oleg Navalny, la cui attuale ubicazione è sconosciuta, è stato condannato a 12 mesi con la sospensione della pena l'anno scorso dopo essere stato accusato di aver violato le restrizioni sul coronavirus. Il 38enne era stato processato per aver partecipato a una manifestazione contro la reclusione di suo fratello. Ma ora, citando il mancato rispetto delle restrizioni impostegli, le autorità hanno deciso di convertire la sua pena sospesa in carcere.

Blackout in tre Paesi dell'Asia centrale: Kazakistan, Uzbekistan e Kirghizistan restano senza luce

Martedì pomeriggio un grave blackout elettrico ha lasciato milioni di persone senza elettricità in tre Paesi dell'Asia centrale. Le capitali del Kazakistan, dell'Uzbekistan e del Kirghizistan sono rimaste senza luce verso l'ora di pranzo dopo un incidente nella rete elettrica condivisa dalle tre nazioni che fanno parte di un sistema di rete elettrica progettato in epoca sovietica. Le reti di questi Stati sono collegate alla rete elettrica russa attraverso il Kazakistan. Un'incidente in quest'ultimo Paese avrebbe causato il blackout.

Cancellate le concession Usa al gas e petrolio messicano, considerate un pericolo per il Clima

Un giudice federale di Washington Dc ha cancellato le concessioni di gas e petrolio su un'area di oltre 300 mila chilometri quadrati nel Golfo del Messico, affermando che l'amministrazione Biden non ha tenuto sufficientemente in considerazione gli effetti sul cambiamento climatico quando lo scorso anno ha venduto le licenze in quella che è considerata la più grande asta nella storia Usa. La decisione è un'importante vittoria per gli ambientalisti, mentre suona come uno schiaffo per il presidente, che aveva promesso di bloccare nuove concessioni nelle acque e nelle terre federali.

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