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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il sospetto

Roman Abramovich è stato avvelenato durante i negoziati?

La rivelazione del Wall Street Journal confermata dal portavoce dell'oligarca russo: "Dopo gli incontri a Kiev ha accusato dolore agli occhi e desquamazione della pelle". Sintomi simili anche per altri due negoziatori

L'oligarca russo Roman Abramovich ha presentato sintomi di avvelenamento dopo un incontro negoziale informale a Kiev. La conferma è arrivata dal portavoce del proprietario del Chelsea Fc: in particolare si tratta di dolore agli occhi e di desquamazione della pelle. Come rivelato da diversi quotidiani internazionali, l'oligarca russo avrebbe iniziato ad accusare i sintomi dopo i negoziati avvenuti a Kiev, in Ucraina, nelle settimane scorse. 

Dopo lì'indiscrezione del Wall Street Journal, anche il sito investigativo Bellingcat ha rivelato che Abramovich e i negoziatori ucraini hanno sofferto sintomi di avvelenamento da "armi chimiche", ma che il dosaggio della tossina utilizzata sarebbe stato insufficiente per provocare problemi gravi, mentre era piuttosto inteso "probabilmente a spaventare". "Bellingcat può confermare che tre membri della delegazione che ha partecipato ai colloqui di pace tra Russia e Ucraina la notte tra il 3 e il 4 marzo hanno sofferto sintomi coerenti con l'avvelenamento con armi chimiche. Una delle vittime era l'imprenditore Roman Abramovich".

Le condizioni di salute di Abramovich e degli altri due negoziatori, tra cui il rappresentante dei tatari di Crimea Rustem Umerov, sono migliorate e i tre non sono in pericolo di vita. Su Twitter, Bellingcat ha spiegato che "Abramovich e un altro imprenditore russo hanno preso parte a negoziati insieme al deputato ucraino Rustem Umerov. I negoziati si sono tenuti il pomeriggio del 3 marzo in territorio ucraino e sono durati fino alle 22''. In seguito, ''i tre membri del team negoziale si sono ritirati in un appartamento a Kiev e durante la notte hanno iniziato a manifestare i primi sintomi, tra cui infiammazione agli occhi e alla pelle, e dolore lancinante agli occhi. I sintomi non sono diminuiti fino al mattino''.

Quindi, ''il giorno successivo il gruppo di negoziatori ha guidato da Kiev a Leopoli per dirigersi verso la Polonia e quindi a Istanbul, per continuare negoziati informali con i russi. A Bellingcat è stato chiesto un aiuto per individuare specialisti di armi chimiche che potessero eseguire un esame''. E ''in base a esami condotti in loco e da remoto, gli esperti hanno concluso che i sintomi erano molto probabilmente il risultato di un avvelenamento intenzionale con armi chimiche non ben definite''. I sintomi ''sono diminuiti nella settimana successiva''.

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