Ratisbona, 547 casi di abusi nel coro: "Georg Ratzinger sapeva e non agì"
Come si legge nell'ultimo rapporto, furono oltre 500 i casi di violenze e maltrattamenti avvenuti tra il 1945 e gli anni '90, nel celebre coro diretto per circa 30 anni da Georg Ratzinger, fratello del Papa Emerito Benedetto XVI
Circa 547 ragazzini avrebbero subito abusi e maltrattamenti mentre facevano parte del celebre coro cattolico tedesco di Ratisbona, nel periodo che va tra il 1945 e l'inizio degli anni '90.
E’ quanto si legge in un nuovo rapporto. Circa 500 ragazzi del coro di “Regensburger Domspatzen” hanno subito maltrattamenti fisici e 47 sono stati fatti oggetto di aggressioni sessuali e abusi, ha indicato l’avvocato Ulrich Weber, incaricato dalla Chiesa di fare luce su questa vicenda assurta agli onori della cronaca nel 2010.
Il Coro di Ratisbona, di antichissime origini, è stato per circa 30 anni (sino al 1964) diretto da Georg Ratzinger, fratello del Papa Emerito Benedetto XVI.Le cifre emerse oggi sono largamente superiori a quelle pubblicate nel gennaio del 2016, quando una prima relazione evocava 231 vittime di abusi.
Prescritti la maggior parte dei casi
A febbraio dell’anno precedente le autorità cattoliche locali ne avevano riconosciuto solo 72. I maltrattamenti comprendono la privazione del cibo, percosse e abusi sessuali. La maggior parte dei casi, tuttavia, è ormai prescritta e i presunti 49 autori delle violenze identificati nel rapporto non saranno perseguiti.
Una scuola-prigione
“Le vittime”, che verranno risarcite con un massimo di 20.000 euro, “hanno descritto i loro anni di scuola come una prigione, come l’inferno e come un campo di concentramento. Molti si ricordano di quegli anni come il periodo peggiore della sua vita, caratterizzato da paura e violenza”, si segnala nel rapporto.
Georg Ratzinger sapeva
Secondo l’avvocato Weber, il fratello del Papa emerito sarebbe stato a conoscenza degli abusi e avrebbe “distolto lo sguardo”: la “cultura del silenzio” regnava nel coro, dove la protezione dell’istituto sembra essere la priorità, secondo il legale. Nel 2010, un ex membro del coro, il direttore d’orchestra e compositore Franz Wittenbrink, testimoniò allo Spiegel sulla presunta violenza di cui sarebbe stato capace Georg Ratzinger, più in generale evocando un “sistema di punizioni sadiche collegate al piacere sessuale”.