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Giovedì, 25 Aprile 2024
Mondo Turchia

È sempre più vicino un accordo sull'export del grano ucraino

Nelle prossime settimane delegazioni di Ucraina e Russia si vedranno di nuovo in Turchia

Arriva una svolta sul grano fermo nei porti di Odessa, in Ucraina, nel Mar Nero: Kiev e Mosca stanno finalizzando un accordo per sbloccare le esportazioni delle circa 22 milioni di tonnellate di sementi ferme nei porti ucraini.

L'accordo affidato alla Turchia

Si sono conclusi oggi 13 luglio a Istanbul i colloqui tra Russia, Ucraina, Turchia e funzionari delle Nazioni Unite sulla ripresa delle esportazioni del grano ucraino nel Mar Nero: l’incontro ha portato a un accordo per formare un centro di coordinamento sui corridoi per l'esportazione del cereale dal paese assediato dalla guerra e dalla truppe del Cremlino.

La squadra dovrebbe quindi garantire la sicurezza delle rotte, ha affermato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, che rimanda alle prossime settimane la firma dell’intesa. "Nelle prossime settimane delegazioni di Ucraina e Russia si vedranno di nuovo in Turchia, saranno esaminati tutti i dettagli e firmato il lavoro fatto" ha detto Akar, facendo intendendere l'importanza del ruolo di mediazione del presidente turco Erdogan.

Appuntamento quindi tra qualche settimana, quando gli attori coinvolti si incontreranno di nuovo. Sul tavolo arriverà anche la proposta russa di imporre il rublo come valuta per i pagamenti delle sue esportazioni di grano, seguendo uno schema che ricalcherebbe quello già adottato per il gas. Secondo il capo del dipartimento per la Cooperazione economica del ministero degli Esteri russo, Dmitry Birichevsky, “il governo russo ha adottato le misure necessarie affinché il business russo possa effettuare pagamenti che coinvolgono partner stranieri in rubli, nelle loro valute nazionali o in valute idonee di Paesi terzi. Questo lavoro riguarda anche il mercato del grano”.

Le prime navi nei porti di Odessa

Mentre era in corso il dialogo nella città turca, 16 navi mercantili di vari paesi hanno navigato il Canale di Bystre nel Danubio per raggiungere i porti ucraini ed essere caricate con il grano ucraino. Ankara afferma di avere 20 navi mercantili in attesa nella regione che potrebbero essere rapidamente caricate e inviate ai mercati mondiali. Le imbarcazioni che hanno avuto accesso al canale sul fiume sono però le prime di un centinaio che farà ingresso nei porti di Odessa per portare le sementi nel resto del mondo: l'Ucraina prevede di aumentare l'esportazione mensile di grano di 500.000 tonnellate. 

Al contempo, la Russia, come affermato dal ministero degli Esteri di Mosca, è pronta ad assistere l’Ucraina per il trasporto del grano, ma vuole potenziare il sistema di controllo delle imbarcazione per evitare il contrabbando di armi.

Soddisfatto dell’accordo il Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres: ”Passi significativi sono stati fatti nei negoziati di oggi a Istanbul per la ripresa delle esportazioni di grano ucraino”, ha affermato. Guterres ha auspicato che nel prossimo incontro la prossima settimana, le parti possano siglare un accordo finale: "Non è ancora completamente chiuso", ha dichiarato il segretario generale Onu, spiegando che ora sarà' necessario un lavoro tecnico per materializzare i progressi segnati oggi. 

La Russia usa il blocco navale davanti a Odessa come una leva per negoziare. In cambio della fine del blocco navale vuole che la comunità internazionale sospenda alcune sanzioni che colpiscono l’economia russa. A rischio c'è l'approvvigionamento delle popolazione di paesi dell'Africa e del Medio Oriente, che dipendono dalle importazioni del grano dell'Ucraina, conosciuta come “il granaio del mondo".

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