Putin commosso nell'addio a Berlusconi: "Un amico vero"
Il presidente russo ha inviato un telegramma di condoglianze: "Aveva saggezza e capacità di prendere decisioni lungimiranti. Da lui contributo inestimabile alla partnership tra i nostri Paesi"
Un "amico vero", una persona che "ammiravo" e che ha dato "un inestimabile contributo" allo sviluppo delle relazioni tra Italia e Russia. Con queste parole Vladimir Putin ha dato l'addio a Silvio Berlusconi, morto questa mattina all'età di 86 anni.
In un telegramma di condoglianze inviato alla famiglia il leader russo ha definito l'ex premier "una persona cara, un vero amico". "Ne ammiravo sinceramente la saggezza e la capacità di prendere decisioni lungimiranti", si legge nel testo del messaggio diffuso dal Cremlino, in cui si afferma che l'imprenditore e politico "sarà ricordato in Russia come costante e principale sostenitore del rafforzamento di rapporti amichevoli tra i nostri Paesi".
Berlusconi e l'amicizia con Vladimir Putin
Per Putin Silvio Berlusconi ha dato "un inestimabile contributo allo sviluppo della partnership russo-italiana reciprocamente vantaggiosa". L'agenzia russa Ria Novosti ha pubblicato la notizia della morte del leader di Forza Italia in apertura della sua pagina web, insieme a una sua grande foto. Ampio spazio viene dedicato anche dalla Tass. "Berlusconi è sempre stato un robusto oppositore del comunismo e un sostenitore del modello del capitalismo liberale", scrive l'agenzia statale, sottolineando che è stato "sotto la sua leadership che il G7 è diventato G8, con la partecipazione della Russia".
"Il leader russo è stato invitato per la prima volta al summit nel 1996 a Napoli - si ricorda senza citare tuttavia che allora il leader russo era Boris Eltsin- Berlusconi ha sviluppato una relazione personale con il Presidente russo Vladimir Putin, attraverso anni di incontri ad alto livello". Ria Novosti parla di Berlusconi come del "patriarca della politica italiana", "un politico, editore, proprietario di una squadra di calcio e di una holding di media, con una delle carriere più vertiginose dell'Europa moderna".