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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Compagnia assicurativa vuole controllare i profili Fb prima di stipulare la polizza auto

Facebook replica: "Abbiamo fatto in modo che chiunque utilizzi questa applicazione sia protetto dalle nostre linee guida e che nessun dato degli utenti di Facebook venga utilizzato per valutarne l’idoneità"

Una compagnia di assicurazioni britannica ha annunciato che analizzerà i profili Facebook degli automobilisti per scoprire le loro abitudini alla guida prima prima di stipulare una polizza. La Admiral intende valutare gli interessi di chi chiede un preventivo e come questi trovino espressione online, nel tentativo di determinare la loro "personalità", come riporta il quotidiano britannico Telegraph, secondo il quale "mettere un 'mi piace' a un particolare musicista o  a uno sportivo su Facebook, oppure pubblicare un aggiornamento, può rivelare se, una volta al volante, siano guidatori sicuri, incerti o aggressivi". 

Da più parti si sono levate critiche dopo l'annuncio di Admiral, definendolo "un'idea scioccante", ma la compagnia sostiene che il sistema sarà utilizzato solo per offrire ai clienti uno sconto, premiando quelli particolarmente prudenti, e non sarà utilizzato per far lievitare il costo dell'assicurazione. 

Un portavoce di Facebook ha dichiarato: "Proteggere la privacy delle persone su Facebook è di massima importanza per noi. Abbiamo delle linee guida chiare che impediscono che le informazioni ottenute da Facebook vengano utilizzate per prendere decisioni sull’idoneità delle persone. Abbiamo fatto in modo che chiunque utilizzi questa applicazione sia protetto dalle nostre linee guida e che nessun dato degli utenti di Facebook venga utilizzato per valutarne l’idoneità. Gli account di Facebook saranno utilizzati solo per finalità di accesso e di verifica. Secondo il nostro accordo, Admiral chiederà agli utenti che si iscrivono di rispondere a delle domande che saranno utilizzate per valutare la loro idoneità".

La mente dietro questo progetto è l'esperto di psicologia Yossi Borenstein, specialista nell'analisi del linguaggio e del comportamento. L'idea è che si possa capire quali persone sono più a rischio di incidente basandosi sulla loro attività social. Per il Telegraph, si tratta di un servizio aggiunto alla polizza telematica, come le "scatole nere" e i cellulari che tengono traccia di velocità e posizione durante la guida. Il sistema si collega al profilo Facebook e definisce "punti di forza e di debolezza" sulla base dell'analisi della personalità, mettendo anche in guardia in merito a quale tipo di incidenti potrebbero avvenire. 

"Analizzare i social e quello che la gente scrive può aiutare a capire la loro personalità - spiega il dottor Borenstein - Ad esempio, le persone molto sicure di se stesse tendono a usare parole come 'sempre' e 'mai'. I guidatori più incerti invece usano espressioni negative, scrivendo 'forse' o 'magari'". 
Dan Mines, executive di Admiral, ha specificato che i dati saranno analizzati una volta e conservati per tutta la durata della validità del preventivo.

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