Afghanistan, 120 studentesse avvelenate dai talebani
Il capo dell'intelligence: "Cercano di costringere le famiglie a non mandare le figlie a scuola"
Continuano gli attacchi dei talebani contro le studentesse afghane. Nel nord del Paese 120 ragazze e 3 insegnanti sono state ricoverate all'ospedale per un principio di avvelenamento.
“Ho visto le mie compagne perdere coscienza e finire a terra”, ha detto una delle vittime, come scrive Euronews. “Ci hanno detto di non bere acqua, ma l'avevamo già bevuta. Poi anche noi abbiamo perso conoscenza”.
L'attacco è avvenuto in una scuola della città di Taliq, nella provincia di Takhar e, secondo quanto riportato dalla polizia, la causa dell'avvelenamento sarebbe da ricercare in una sostanza tossica sprigionata nell'aria.
I vertici dell'intelligence afghana non hanno dubbi: i colpevoli dell'attacco sarebbero i talebani, contrari all'istruzione femminile. “Avvelenando le ragazze vogliono creare paura. Cercano di costringere le famiglie a non mandare le figlie a scuola” ha detto all'emittente araba Al Jazeera Lutfullah Mashal, portavoce del National Directorate of Security (Nds).
Il mese scorso, sempre a Takhar, 150 studentesse avevano accusato dei malori dopo aver bevuto dell'acqua avvelenata. Secondo i dati forniti dal ministro dell'Istruzione afghano, solo la scorsa settimana 550 scuole sono state chiuse nelle 11 regioni dove i talebani godono del maggior sostegno.
Pochi giorni fa a Chicago si è tenuto il vertice Nato, durante il quale i leader dell'Alleanza Atlantica hanno pianificato il completo ritiro delle truppe dall'Afghanistan previsto per il 2014. Il Paese mostra però ancora numerosi segni di instabilità, ponendo sempre più dubbi e interrogativi su quella guerra iniziata nel 2001 e, di fatto, mai conclusa.
(Foto: Russia Today)