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Giovedì, 28 Marzo 2024
AFGHANISTAN / Afghanistan

Afghanistan, i talebani uccidono una donna accusata di adulterio. Il video

Ministro dell'Interno: "atto anti-islamico". Intanto i Paesi donatori stanziano 16 miliardi di dollari per la popolazione civile

Mentre a Tokyo i grandi della terra si riunivano per decidere il futuro dell'Afghanistan, una ragazza di 22 anni veniva uccisa con l'accusa di adulterio

Il video dell'esecuzione sta facendo il giro del mondo. Siamo in un piccolo villaggio della provincia di Parwan, non lontano da Kabul. La ragazza è seduta, mentre alle sue spalle decine di persone si sono riunite per assistere all'esecuzione. 

“Suo marito ha il diritto di ucciderla” -  Un uomo legge la sentenza. “Questa ragazza, figlia di Sar Gul, sorella di Mustafa e moglie di Juma Khan, è scappata con Zemarai. Non è stata vista nel villaggio per un mese. Fortunatamente i mujaheddin l'hanno catturata”. “Dio ci ha detto di farla finita con lei. Juma Khan, suo marito, ha il diritto di ucciderla”.

Mentre la sentenza viene letta, la ragazza non si muove, non cerca di scappare. Un kalashnikov viene dato al marito, che spara ben nove colpi contro la moglie, uccidendola. 

“Atto anti-islamico” - Le autorità si sono affrettate a fornire una versione ufficiale. Secondo la portavoce Roshna Khalid, la vittima, Najiba, sarebbe stata catturata e giustiziata dai talebani a causa della sua relazioni extraconiugale con un comandante del distretto di Shiwari. 

Le forze di sicurezza sarebbero state mobilitate per cercare i colpevoli. Lo stesso ministro dell'Interno ha “fortemento condannato” questa esecuzione, definendola, come si legge sul quotidiano Le Figaro, un “atto disumano e anti-islamico”. 

In Afghanistan le violenze sono all'ordine del giorno. Secondo l'Ong Oxfam, almeno l'87% delle donne sarebbero state vittime di abusi fisici, sessuali o psicologici. 

16 miliardi per Kabul - Intanto, nel summit che si è tenuto ieri a Tokyo, è stato deciso di stanziare 16 miliardi di dollari (circa 13 miliardi di euro) di aiuti all'Afghanistan, a patto che Kabul mantenga alcune promesse, tra cui quella di rispettare e promuovere i diritti delle donne nel Paese.  

“Gli Stati Uniti sono convinti che nessuna nazione può raggiungere la pace, la stabilità e la crescita economica se metà della sua popolazione non ha diritti”, ha detto il segretario di Stato Hillary Clinton. 

Entro il 2014 è previsto il ritiro delle truppe straniere dall'Afghanistan, ma non sono in pochi a temere che la situazione possa ulteriormente degenerare. 

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